venerdì 30 dicembre 2011
lunedì 19 dicembre 2011
domenica 18 dicembre 2011
giovedì 15 dicembre 2011
sabato 26 novembre 2011
domenica 20 novembre 2011
martedì 15 novembre 2011
lunedì 14 novembre 2011
domenica 6 novembre 2011
martedì 1 novembre 2011
lunedì 24 ottobre 2011
domenica 23 ottobre 2011
sabato 15 ottobre 2011
giovedì 13 ottobre 2011
giovedì 15 settembre 2011
giovedì 1 settembre 2011
martedì 30 agosto 2011
sabato 27 agosto 2011
LA SITUAZIONE...
Giuseppe Massi
La situazione della mia patria non è buona
la situazione della finanziaria non è buona
la situazione del mio computer non è buona
la situazione della mia Mosciano non è buona
la situazione della torre non è buona
la situazione del belvedere non è buona
la situazione della nostra piazza non è buona
la situazione dei nostri rifiuti non è buona
la situazione della temperatura non è buona
la situazione del mio fumo non è buona
la situazione della mia pelle non è buona
la situazione della mattonella non è buona
la situazione della mia parrocchia non è buona
la situazione del mio comune non è buona
la situazione della nostra storia non è buona
da voi a me, da voi a noi
una speranza alla fine c'è:
c'è l'aria pura e nuova che respiriamo
c'è il sentimento nuovo che ci diamo
c'è il sincero amore che vogliamo
c'è un nuovo mondo che desideriamo...
La situazione della mia patria non è buona
la situazione della finanziaria non è buona
la situazione del mio computer non è buona
la situazione della mia Mosciano non è buona
la situazione della torre non è buona
la situazione del belvedere non è buona
la situazione della nostra piazza non è buona
la situazione dei nostri rifiuti non è buona
la situazione della temperatura non è buona
la situazione del mio fumo non è buona
la situazione della mia pelle non è buona
la situazione della mattonella non è buona
la situazione della mia parrocchia non è buona
la situazione del mio comune non è buona
la situazione della nostra storia non è buona
da voi a me, da voi a noi
una speranza alla fine c'è:
c'è l'aria pura e nuova che respiriamo
c'è il sentimento nuovo che ci diamo
c'è il sincero amore che vogliamo
c'è un nuovo mondo che desideriamo...
giovedì 25 agosto 2011
Chanson d'automne
Les sanglots longs
Des violons De l'automne
Blessent mon coeur
D'une langueur Monotone.
Tout suffocant
Et blême, quand Sonne l'heure,
Je me souviens
Des jours anciens Et je pleure,
Et je m'en vais
Au vent mauvais Qui m'emporte
Deçà, delà
Pareil à la Feuille morte.
Paul VERLAINE, Poèmes saturniens (1866)
Chanson d'automne
Les sanglots longsDes violons De l'automneBlessent mon coeurD'une langueur Monotone.
Tout suffocantEt blême, quand Sonne l'heure,Je me souviensDes jours anciens Et je pleure,
Et je m'en vaisAu vent mauvais Qui m'emporteDeçà, delàPareil à la Feuille morte.
Paul VERLAINE, Poèmes saturniens (1866)
Les sanglots longsDes violons De l'automneBlessent mon coeurD'une langueur Monotone.
Tout suffocantEt blême, quand Sonne l'heure,Je me souviensDes jours anciens Et je pleure,
Et je m'en vaisAu vent mauvais Qui m'emporteDeçà, delàPareil à la Feuille morte.
Paul VERLAINE, Poèmes saturniens (1866)
Chanson d'automne
Les sanglots longsDes violons De l'automneBlessent mon coeurD'une langueur Monotone.
Tout suffocantEt blême, quand Sonne l'heure,Je me souviensDes jours anciens Et je pleure,
Et je m'en vaisAu vent mauvais Qui m'emporteDeçà, delàPareil à la Feuille morte.
Paul VERLAINE, Poèmes saturniens (1866)
Les sanglots longsDes violons De l'automneBlessent mon coeurD'une langueur Monotone.
Tout suffocantEt blême, quand Sonne l'heure,Je me souviensDes jours anciens Et je pleure,
Et je m'en vaisAu vent mauvais Qui m'emporteDeçà, delàPareil à la Feuille morte.
Paul VERLAINE, Poèmes saturniens (1866)
Giuseppe Massi tramite Sandra Marcattilii
brava Sandra
BEETHOVEN - 5ª SINFONIA
www.youtube.com
La Sinfonía n.º 5 en do menor, Opus 67 de Ludwig van Beethoven fue compuesta entre 1804 y 1808. Desde su estreno en el Theater an der Wien de Viena el 22 de .....
Giuseppe Massi Giuseppe Massi brava Sandra; è la sinfonia detta del DESTINO, quel ritmo incalzante dei tamburi; l'aria prinicipale (tamburi) fu usata durante l'ultima querra da Radio Londra che un giorno e un'ora diede avvio allo sbarco in Normandia, dove c'era anche mio cugino Raffaele De Flaviis, marine degli USA; ho ancora il suo giubbotto da sbarco tinto di sangue. In quel messaggio radiofonico furono letti gli splendidi di versi di Verlain: i singhiozzi monotoni...non riesco a ricordare a memoria; mannaggia Sandra che sorpresa ! Ma a chi lo dici ! Chi sente queste cose, tra musiche allucinanti, ritmi di rumore, cantanti strafatti et ceterea et cetera. Buona giornata ed auguri per la tua nomina ad assessore. VOTE FOR SANDRA !Giuseppe Massi
COSI' BUSSA IL DESTINO ALLA MIA PORTA
Questi i versi di Radio Londra in chiave di messagio criptico per dare l'avvio all'operazione sbarco in Normandia, con i tammuri della sinfonia n.5 detta del Destino.
brava Sandra
BEETHOVEN - 5ª SINFONIA
www.youtube.com
La Sinfonía n.º 5 en do menor, Opus 67 de Ludwig van Beethoven fue compuesta entre 1804 y 1808. Desde su estreno en el Theater an der Wien de Viena el 22 de .....
Giuseppe Massi Giuseppe Massi brava Sandra; è la sinfonia detta del DESTINO, quel ritmo incalzante dei tamburi; l'aria prinicipale (tamburi) fu usata durante l'ultima querra da Radio Londra che un giorno e un'ora diede avvio allo sbarco in Normandia, dove c'era anche mio cugino Raffaele De Flaviis, marine degli USA; ho ancora il suo giubbotto da sbarco tinto di sangue. In quel messaggio radiofonico furono letti gli splendidi di versi di Verlain: i singhiozzi monotoni...non riesco a ricordare a memoria; mannaggia Sandra che sorpresa ! Ma a chi lo dici ! Chi sente queste cose, tra musiche allucinanti, ritmi di rumore, cantanti strafatti et ceterea et cetera. Buona giornata ed auguri per la tua nomina ad assessore. VOTE FOR SANDRA !Giuseppe Massi
COSI' BUSSA IL DESTINO ALLA MIA PORTA
Questi i versi di Radio Londra in chiave di messagio criptico per dare l'avvio all'operazione sbarco in Normandia, con i tammuri della sinfonia n.5 detta del Destino.
martedì 23 agosto 2011
lunedì 22 agosto 2011
venerdì 19 agosto 2011
martedì 16 agosto 2011
LA DOPPIA MORALE A MOSCIANO
Per Sandra Marcattilii
nella sua qualità di Consigliere Comunale
della Lista Mosciano Democratica
del Comune di Mosciano Sant’Angelo
della Provincia di Teramo
e.p.c.
Al Segretario Nazionale del PD
Pier Luigi Bersani
Al Segretario Provinciale del PD
Robert Verrocchio
Al Segretario Regionale del PD
Silvio Paolucci
Al Presidente IDV Antonio Di Pietro
Al Segretario provinciale IDV On.le Augusto Di Stanislao
Al Segretario Regionale IDV Sen.Alfonso Mascitelli
Al Segretario Nazionale SEL
Nichi Vendola
Al Segretario Provinciale SEL
Valfrido Di Odorardo
Al Segretario Regionale SEL
Gianni Melilla
Al Senatore del PD Avv.Giovanni Legnini
Al Senatore IDV Avv. Luigi Li Gotti
Al Segretario provinciale di Rifondazione comunista sig.ra Elisa Braca
Al capo del Gruppo Consiliare di Mosciano Democratica
Al capo del Gruppo Consiliare di Nuovi Orizzonti per Mosciano
Al capo del Gruppo Consiliare Alternativa per Mosciano
LETTERA APERTA AGLI AMICI DI FACEBOOK
Con ALTRI INDIRIZZI
Cara Sandra, ti scrivo per la tua qualità di consigliere comunale del Comune di Mosciano Sant’Angelo, e militante del Partito Democratico, principale partito della lista Mosciano Democratica unitamente alla SEL Sinistra Ecologia e Libertà e al PSI con Marco Poltrone, non so se oggi iscritto al PD, per rappresentarti quanto segue.
Tu ben conosci la lotta, a volte con toni aspri, fatta dalla lista “Nuovi Orizzonti per Mosciano” con la quale io mi sono candidato alle recenti elezioni comunali e nella quale, oltre a me, ha partecipato anche l’amico Michele Di Gennaro, entrambi iscritti al partito “Di Pietro-Italia dei Valori”. Nel nostro programma e nella conseguente azione portata dalla nostra lista che ha eletto due consiglieri di minoranza, abbiamo sempre contestato, oltre alle altre evidenti illegittimità compiute dall’amministrazione di cui tu fai parte, anche dopo la tua esperienza di assessore nella passata amministrazione, sempre all’insegna del PD, la particolare situazione riguardante il numero degli assessori e l’importo delle indennità dagli stessi percepite, oltre al sindaco Orazio di Marcello. Lo statuto comunale, alla formazione del quale io partecipai in qualità di esperto in diritto pubblico, prevedeva nel numero di quattro gli assessori comunali portati poi a sei per “accontentare” altri consiglieri di maggioranza. Abbiamo ritenuto del tutto eccessivo questo numero che è uguale a comuni di ben più superiore popolazione, con la conseguente maggiore spesa a carico del bilancio comunale. Solo di recente, a seguito della nostra pressante azione, la tua maggioranza ha deciso di ridurre le indennità del 25%, conservando immutata quella assegnata al Sindaco; ma il numero degli assessori è restato sei. Da fonti bene informate ho saputo che, nella occasione della riduzione, tu ti saresti espressa in partito (PD) nel senso di togliere integralmente le indennità almeno fino al 31 dicembre di questo anno, suggerendo di elevare la riduzione stessa al 50% dopo quel termine. Una circostanza che ti fa onore ma che non è stata accolta con la pervicace conservazione del numero di sei degli assessori oltre alle indennità ridotte al minimo. Proprio di recente è stata pubblicato, come sapete, il D.L. n.138 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica il giorno 13 agosto. Questo provvedimento correttivo per la c.d. manovra a tutela della spesa pubblica ha inciso anche nei confronti dei comuni con “tagli” condivisibili o no; il decreto sarà oggetto di discussione e proposte da parte del Centro Sinistra in sede di conversione. Ora, premessi questi presupposti, ancora insisto nel richiederti di farti parte attiva nei confronti dei tuoi colleghi di maggioranza, per primo di accogliere la tua proposta che aderisce a tutte le ragionevoli considerazioni portate dal mio partito di IDV ma anche dal PD e dalla SEL e poi per ridurre il numero degli assessori: non si può continuare con questa “doppia morale” che vede, da una parte declamare nelle piazze e contro il Centro destra una necessaria considerazione della “riduzione della spesa per la politica” e dall’altra agire in senso contrario; così come le altre evenienze denunciate dalla mia lista certamente non di destra o di centro destra, a cominciare alla brutta figura che ha fatto l’attuale amministrazione, sempre di centro sinistra, per la occasione dell’annullamento della nomina della Commissione edilizia nella parte dell’esperto di diritto amministrativo e urbanistico a seguito del mio ricorso al Capo dello Stato, notizia che ha fatto il giro del mondo, per non parlare dell’altra brutta vicenda di un assessore della SEL che ha speso ben 800,00 (ottocento) euro con il telefono portatile assegnatoli per la sua delega in materia ambientale e per i rifiuti. Alla richiesta dei nostri rappresentanti i consiglieri comunale Avv.Maria Cristina Cianella e Massimo Martino, non è stato possibile conoscere i tabulati delle telefonate ! Ma questa circostanza verrà segnalata alla Corte dei Conti ed alla procura della Repubblica del Tribunale di Teramo. E così per tutte le altre situazioni di illegittimità se non di illiceità che sono e verranno compiute specie in materia di PRG. NON E’ COSI’ CHE AGISCE E DEVE AGIRE una lista di Centro Sinistra, quel Centro Sinistra cui io appartengo insieme a molti amici di Mosciano. Ti ricordo che mi venne proposto di fare il Vice Sindaco ma che rifiutai proprio in ragione del ripetuto giudizio negativo sulla lista alla quale tu appartieni e appartenevi e per come aveva agito in precedenza con il sindaco Filipponi.
Questa lettera viene inviata ai segretari provinciali e regionali del PD e della SEL, oltre che ai deputati e senatori che mi pregio di conoscere e stimare per la loro rettitudine ed onestà, perché essi possano intervenire e correggere questo stato di cose estremamente negativo, cose e situazioni di cui, d’altra parte, tutti hanno notizia di livello pubblico e mediatico, ma nulla cambia, con il conseguente danno alla nostra azione politica, per non parlare di tradimento. La lista di maggioranza non può restare “arroccata al palazzo” tradendo quegli ideali e quei principi in cui noi tutti crediamo. Questa mia, quindi, non potrà mai essere intesa quale provocazione speculativa ma come sincera azione collaborativa per cambiare. Poi, come ho detto l’altra sera in comizio, fate quello che vi pare, con tutte le conseguenze del caso. A tutte le persone cui la presente è inviata chiedo, infine di realizzare una discussione congiunta e DEMOCRATICA sui tutti i punti di pubblica denuncia.
Con devota rassegnazione, saluto cordialmente.
16 agosto 2011.
Avv. Giuseppe Massi
Iscritto al partito IDV e partecipante alla lista comunale “Nuovi Orizzonti per Mosciano”.
nella sua qualità di Consigliere Comunale
della Lista Mosciano Democratica
del Comune di Mosciano Sant’Angelo
della Provincia di Teramo
e.p.c.
Al Segretario Nazionale del PD
Pier Luigi Bersani
Al Segretario Provinciale del PD
Robert Verrocchio
Al Segretario Regionale del PD
Silvio Paolucci
Al Presidente IDV Antonio Di Pietro
Al Segretario provinciale IDV On.le Augusto Di Stanislao
Al Segretario Regionale IDV Sen.Alfonso Mascitelli
Al Segretario Nazionale SEL
Nichi Vendola
Al Segretario Provinciale SEL
Valfrido Di Odorardo
Al Segretario Regionale SEL
Gianni Melilla
Al Senatore del PD Avv.Giovanni Legnini
Al Senatore IDV Avv. Luigi Li Gotti
Al Segretario provinciale di Rifondazione comunista sig.ra Elisa Braca
Al capo del Gruppo Consiliare di Mosciano Democratica
Al capo del Gruppo Consiliare di Nuovi Orizzonti per Mosciano
Al capo del Gruppo Consiliare Alternativa per Mosciano
LETTERA APERTA AGLI AMICI DI FACEBOOK
Con ALTRI INDIRIZZI
Cara Sandra, ti scrivo per la tua qualità di consigliere comunale del Comune di Mosciano Sant’Angelo, e militante del Partito Democratico, principale partito della lista Mosciano Democratica unitamente alla SEL Sinistra Ecologia e Libertà e al PSI con Marco Poltrone, non so se oggi iscritto al PD, per rappresentarti quanto segue.
Tu ben conosci la lotta, a volte con toni aspri, fatta dalla lista “Nuovi Orizzonti per Mosciano” con la quale io mi sono candidato alle recenti elezioni comunali e nella quale, oltre a me, ha partecipato anche l’amico Michele Di Gennaro, entrambi iscritti al partito “Di Pietro-Italia dei Valori”. Nel nostro programma e nella conseguente azione portata dalla nostra lista che ha eletto due consiglieri di minoranza, abbiamo sempre contestato, oltre alle altre evidenti illegittimità compiute dall’amministrazione di cui tu fai parte, anche dopo la tua esperienza di assessore nella passata amministrazione, sempre all’insegna del PD, la particolare situazione riguardante il numero degli assessori e l’importo delle indennità dagli stessi percepite, oltre al sindaco Orazio di Marcello. Lo statuto comunale, alla formazione del quale io partecipai in qualità di esperto in diritto pubblico, prevedeva nel numero di quattro gli assessori comunali portati poi a sei per “accontentare” altri consiglieri di maggioranza. Abbiamo ritenuto del tutto eccessivo questo numero che è uguale a comuni di ben più superiore popolazione, con la conseguente maggiore spesa a carico del bilancio comunale. Solo di recente, a seguito della nostra pressante azione, la tua maggioranza ha deciso di ridurre le indennità del 25%, conservando immutata quella assegnata al Sindaco; ma il numero degli assessori è restato sei. Da fonti bene informate ho saputo che, nella occasione della riduzione, tu ti saresti espressa in partito (PD) nel senso di togliere integralmente le indennità almeno fino al 31 dicembre di questo anno, suggerendo di elevare la riduzione stessa al 50% dopo quel termine. Una circostanza che ti fa onore ma che non è stata accolta con la pervicace conservazione del numero di sei degli assessori oltre alle indennità ridotte al minimo. Proprio di recente è stata pubblicato, come sapete, il D.L. n.138 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica il giorno 13 agosto. Questo provvedimento correttivo per la c.d. manovra a tutela della spesa pubblica ha inciso anche nei confronti dei comuni con “tagli” condivisibili o no; il decreto sarà oggetto di discussione e proposte da parte del Centro Sinistra in sede di conversione. Ora, premessi questi presupposti, ancora insisto nel richiederti di farti parte attiva nei confronti dei tuoi colleghi di maggioranza, per primo di accogliere la tua proposta che aderisce a tutte le ragionevoli considerazioni portate dal mio partito di IDV ma anche dal PD e dalla SEL e poi per ridurre il numero degli assessori: non si può continuare con questa “doppia morale” che vede, da una parte declamare nelle piazze e contro il Centro destra una necessaria considerazione della “riduzione della spesa per la politica” e dall’altra agire in senso contrario; così come le altre evenienze denunciate dalla mia lista certamente non di destra o di centro destra, a cominciare alla brutta figura che ha fatto l’attuale amministrazione, sempre di centro sinistra, per la occasione dell’annullamento della nomina della Commissione edilizia nella parte dell’esperto di diritto amministrativo e urbanistico a seguito del mio ricorso al Capo dello Stato, notizia che ha fatto il giro del mondo, per non parlare dell’altra brutta vicenda di un assessore della SEL che ha speso ben 800,00 (ottocento) euro con il telefono portatile assegnatoli per la sua delega in materia ambientale e per i rifiuti. Alla richiesta dei nostri rappresentanti i consiglieri comunale Avv.Maria Cristina Cianella e Massimo Martino, non è stato possibile conoscere i tabulati delle telefonate ! Ma questa circostanza verrà segnalata alla Corte dei Conti ed alla procura della Repubblica del Tribunale di Teramo. E così per tutte le altre situazioni di illegittimità se non di illiceità che sono e verranno compiute specie in materia di PRG. NON E’ COSI’ CHE AGISCE E DEVE AGIRE una lista di Centro Sinistra, quel Centro Sinistra cui io appartengo insieme a molti amici di Mosciano. Ti ricordo che mi venne proposto di fare il Vice Sindaco ma che rifiutai proprio in ragione del ripetuto giudizio negativo sulla lista alla quale tu appartieni e appartenevi e per come aveva agito in precedenza con il sindaco Filipponi.
Questa lettera viene inviata ai segretari provinciali e regionali del PD e della SEL, oltre che ai deputati e senatori che mi pregio di conoscere e stimare per la loro rettitudine ed onestà, perché essi possano intervenire e correggere questo stato di cose estremamente negativo, cose e situazioni di cui, d’altra parte, tutti hanno notizia di livello pubblico e mediatico, ma nulla cambia, con il conseguente danno alla nostra azione politica, per non parlare di tradimento. La lista di maggioranza non può restare “arroccata al palazzo” tradendo quegli ideali e quei principi in cui noi tutti crediamo. Questa mia, quindi, non potrà mai essere intesa quale provocazione speculativa ma come sincera azione collaborativa per cambiare. Poi, come ho detto l’altra sera in comizio, fate quello che vi pare, con tutte le conseguenze del caso. A tutte le persone cui la presente è inviata chiedo, infine di realizzare una discussione congiunta e DEMOCRATICA sui tutti i punti di pubblica denuncia.
Con devota rassegnazione, saluto cordialmente.
16 agosto 2011.
Avv. Giuseppe Massi
Iscritto al partito IDV e partecipante alla lista comunale “Nuovi Orizzonti per Mosciano”.
sabato 13 agosto 2011
venerdì 5 agosto 2011
martedì 2 agosto 2011
venerdì 29 luglio 2011
VELADOIOMOSCIANO
Che tristezza, tra falsi storici e colpevoli nascondimenti. Prossimo film "Ve la do io Mosciano" Ma quali sei torri originali ? E la mattonella ? E il Cemento e la piazza Saliceti ? Per favore ! Venite venite a Mosciano !
Ve la do io Mosciano
Ve la do io Mosciano
Nota pubblicata su fb da Giuseppe Massi il giorno sabato 30 luglio 2011 alle ore 5.41.Giuseppe Massi, con apposite aggiunte.
Incredibile: come una donna che mostra il volto migliore di sani ed autentici belletti, nascondendo le pezze, ma nemmeno; nessun accenno alla mattonella del 1397 (forse qualcuno si è vergognato); nessuno accenno agli sfregi perpetrati nel tempo (ovviamente non potevano essere fatti per ragioni di immagini e pubblicità se non di propaganda); nessun accenno al recente insulto a Francesco Patella: Armando Cacchiò hai visto ? Moscianesi avete visto ? Allora prossimo giro, prossima puntata: "Ve la do io Mosciano" con la collaborazione dei : prof.Chiappettateli, prof.Bugiardelli, prof.Falsistorici e la professoressa Acchiappacemento. Ahi dura terra !
Poi il primo video è zeppo di citazioni sbagliate e di falsi storici, come usa a Mosciano. Della mattonella del 1397 ha parlato l'innnominato o l'innominabile ? Ha parlato del suo stato di degrado ? Ma verrà, si verrà quel giorno...Ahi dura terra, chè non ti apristi ? Boh ! Bah ! Buh ! Per i ruminanti o i ruspanti o le papere mute e i bugiardelli ! A presto con la piazza Saliceti e in nuovi progetti (come diceva Totò: vuoi il progggggetto, vuoi il progggetto? )Giuseppe Massi.
Radici discute
Nota pubblicata su fb da Giuseppe Massi il giorno sabato 30 luglio 2011 alle ore 5.41.Giuseppe Massi, con apposite aggiunte.
Incredibile: come una donna che mostra il volto migliore di sani ed autentici belletti, nascondendo le pezze, ma nemmeno; nessun accenno alla mattonella del 1397 (forse qualcuno si è vergognato); nessuno accenno agli sfregi perpetrati nel tempo (ovviamente non potevano essere fatti per ragioni di immagini e pubblicità se non di propaganda); nessun accenno al recente insulto a Francesco Patella: Armando Cacchiò hai visto ? Moscianesi avete visto ? Allora prossimo giro, prossima puntata: "Ve la do io Mosciano" con la collaborazione dei : prof.Chiappettateli, prof.Bugiardelli, prof.Falsistorici e la professoressa Acchiappacemento. Ahi dura terra !
Poi il primo video è zeppo di citazioni sbagliate e di falsi storici, come usa a Mosciano. Della mattonella del 1397 ha parlato l'innnominato o l'innominabile ? Ha parlato del suo stato di degrado ? Ma verrà, si verrà quel giorno...Ahi dura terra, chè non ti apristi ? Boh ! Bah ! Buh ! Per i ruminanti o i ruspanti o le papere mute e i bugiardelli ! A presto con la piazza Saliceti e in nuovi progetti (come diceva Totò: vuoi il progggggetto, vuoi il progggetto? )Giuseppe Massi.
Radici discute
Ve la do io Mosciano
http://www.facebook.com/ajax/sharer/?s=99&appid=2309869772&p%5B0%5D=1376929711&p%5B1%5D=129529273803214
martedì 26 luglio 2011
lunedì 25 luglio 2011
giovedì 21 luglio 2011
la doppia morale moscianese
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
BOCCIA
I CONSIGLIERI COMUNALI DI MAGGIORANZA DEL NOSTRO COMUNE
Ovvero l’arroganza punita
***
A seguito del mio ricorso straordinario presentato il giorno 30 gennaio 2010il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con decreto n.1617 del 18 maggio 2011, previo il conforme parere del Consiglio di Stato e del Ministero dell’Interno, ha annullato la deliberazione del Consiglio Comunale di Mosciano Sant’Angelo, n.33 del 28 settembre 2009 nella parte in cui era stato nominato illegittimamente un avvocato all’interno della commissione edilizia comunale.
I consiglieri comunali di maggioranza, nonostante la tardività, procedevano alla nomina del detto Avvocato, omettendo anche di effettuare quella doverosa comparazione dei “curricula” presentati dai candidati, compreso il mio. Particolare sconcertante è il fatto che l’Avvocato in parola presentava in ritardo la sua domanda direttamente al sindaco Di Marcello il quale, così come riferito dal segretario comunale, si sostituiva alla parte burocratica, firmando addirittura l’atto di ricezione e provvedendo, in seguito, a consegnare la domanda stessa all’ufficio protocollo il lunedì successivo; la domanda sorge spontanea: perché il sindaco riceveva la domanda e poi provvedeva a farla protocollare ? Boh ! Bah! Buh !. Qualcuno sapeva di questa situazione ? E se sapeva perché ha taciuto ? Se non è giustificata non sembra strana l’assenza in consiglio del sindaco che aveva firmato per ricevuta la domanda presentata in ritardo ? L’attore principale è il vice sindaco Arch.Marco Poltrone, assente il sindaco, il quale, alla richiesta del Consigliere Comunale di Nuovi Orizzonti per Mosciano, il grande e meritevole sig.Massimo Martini, così rispose : “…i curricula li abbiamo valutati noi, per quanto ci riguarda…ci sono dei professionisti che abbiamo ritenuto adatti e di essi faremo i nomi” (Sic !); quasi una esplicita dichiarazione di splendida memoria cinematografica e storica: “noi siamo noi, voi non siete nulla”. Allora le valutazioni dei “curricula” furono fatte nelle segrete stanze o in un boudoir ? I soliti consiglieri comunali di maggioranza ( 11 P.D. e partito socialista + sinistra democratica- che cosa significa poi questa formula sibillina nessuno lo sa) si accodarono, senza fiatare, al capitano-conduttore del “trenino” Marco Poltrone, assente il Di Marcello, e votarono la nomina dell’Avvocato per alzata di mano (leggi “palette”) con la legittima astensione dei Consiglieri di “Idee in Movimento” di “Nuovi Orizzonti” e di “Alternativa Democratica”, quest’ultima indicata in delibera nella persona di Emilia Di Matteo legittimamente eletta dal popolo come gli altri.
Questi i nomi dei consiglieri comunali BOCCIATI dal Presidente Napolitano:
SOTTANELLA Angela, GERONI Mauro, ANDRENACCI Giuliano, POLTRONE Marco, DI MATTEO Simona, BELTRAMBA Roberto, FIORA’ Luciano, DI GIANDOMENICO Giuseppe (avvocato), MAROZZI Maurizio, PALANDRANI Luciano, NOBILE Benedetto.
Il Consiglio di Stato, nel suo parere, dichiarava assorbiti tutti gli altri motivi sul primario presupposto dell’accoglimento del primo relativo alla tardività della domanda; questo non significa che, in sede di nuova nomina, e la dovranno rifare sulla base del bando e delle domande al tempo presentate, il Consiglio Comunale non si debba sottrarre a quei principi di MORALITA’, LEGALITA’, CORRETTEZZA, TRASPARENZA; principi cui TUTTI devono attenersi altrimenti, al solito, si scade nella nota pratica della DOPPIA MORALE, cioè quella di accusare il centro destra di comportamenti illegali o immorali o poco trasparenti e/o scorretti, mentre nel territorio, il centro sinistra compie le stesse azioni che condanna a livello regionale o nazionale. Questo manifesto ha valore non solo di protesta personale, ma anche quello di giusta critica politica collaborativa al fine di guarire, anche dal piccolo territorio, la classe politica o la “casta” da quel “virus” ormai diffuso del principio “facciamo quello che ci pare”, ovvero “sono legibus solutus”.
AD MAIORA !
AVV.GIUSEPPE MASSI
modesto avvocato di campagna
Nell’anno del Signore duemilaundici nel mese di luglio,
imperante la solita FESTA della PIZZA di alto valore culturale !
BOCCIA
I CONSIGLIERI COMUNALI DI MAGGIORANZA DEL NOSTRO COMUNE
Ovvero l’arroganza punita
***
A seguito del mio ricorso straordinario presentato il giorno 30 gennaio 2010il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con decreto n.1617 del 18 maggio 2011, previo il conforme parere del Consiglio di Stato e del Ministero dell’Interno, ha annullato la deliberazione del Consiglio Comunale di Mosciano Sant’Angelo, n.33 del 28 settembre 2009 nella parte in cui era stato nominato illegittimamente un avvocato all’interno della commissione edilizia comunale.
I consiglieri comunali di maggioranza, nonostante la tardività, procedevano alla nomina del detto Avvocato, omettendo anche di effettuare quella doverosa comparazione dei “curricula” presentati dai candidati, compreso il mio. Particolare sconcertante è il fatto che l’Avvocato in parola presentava in ritardo la sua domanda direttamente al sindaco Di Marcello il quale, così come riferito dal segretario comunale, si sostituiva alla parte burocratica, firmando addirittura l’atto di ricezione e provvedendo, in seguito, a consegnare la domanda stessa all’ufficio protocollo il lunedì successivo; la domanda sorge spontanea: perché il sindaco riceveva la domanda e poi provvedeva a farla protocollare ? Boh ! Bah! Buh !. Qualcuno sapeva di questa situazione ? E se sapeva perché ha taciuto ? Se non è giustificata non sembra strana l’assenza in consiglio del sindaco che aveva firmato per ricevuta la domanda presentata in ritardo ? L’attore principale è il vice sindaco Arch.Marco Poltrone, assente il sindaco, il quale, alla richiesta del Consigliere Comunale di Nuovi Orizzonti per Mosciano, il grande e meritevole sig.Massimo Martini, così rispose : “…i curricula li abbiamo valutati noi, per quanto ci riguarda…ci sono dei professionisti che abbiamo ritenuto adatti e di essi faremo i nomi” (Sic !); quasi una esplicita dichiarazione di splendida memoria cinematografica e storica: “noi siamo noi, voi non siete nulla”. Allora le valutazioni dei “curricula” furono fatte nelle segrete stanze o in un boudoir ? I soliti consiglieri comunali di maggioranza ( 11 P.D. e partito socialista + sinistra democratica- che cosa significa poi questa formula sibillina nessuno lo sa) si accodarono, senza fiatare, al capitano-conduttore del “trenino” Marco Poltrone, assente il Di Marcello, e votarono la nomina dell’Avvocato per alzata di mano (leggi “palette”) con la legittima astensione dei Consiglieri di “Idee in Movimento” di “Nuovi Orizzonti” e di “Alternativa Democratica”, quest’ultima indicata in delibera nella persona di Emilia Di Matteo legittimamente eletta dal popolo come gli altri.
Questi i nomi dei consiglieri comunali BOCCIATI dal Presidente Napolitano:
SOTTANELLA Angela, GERONI Mauro, ANDRENACCI Giuliano, POLTRONE Marco, DI MATTEO Simona, BELTRAMBA Roberto, FIORA’ Luciano, DI GIANDOMENICO Giuseppe (avvocato), MAROZZI Maurizio, PALANDRANI Luciano, NOBILE Benedetto.
Il Consiglio di Stato, nel suo parere, dichiarava assorbiti tutti gli altri motivi sul primario presupposto dell’accoglimento del primo relativo alla tardività della domanda; questo non significa che, in sede di nuova nomina, e la dovranno rifare sulla base del bando e delle domande al tempo presentate, il Consiglio Comunale non si debba sottrarre a quei principi di MORALITA’, LEGALITA’, CORRETTEZZA, TRASPARENZA; principi cui TUTTI devono attenersi altrimenti, al solito, si scade nella nota pratica della DOPPIA MORALE, cioè quella di accusare il centro destra di comportamenti illegali o immorali o poco trasparenti e/o scorretti, mentre nel territorio, il centro sinistra compie le stesse azioni che condanna a livello regionale o nazionale. Questo manifesto ha valore non solo di protesta personale, ma anche quello di giusta critica politica collaborativa al fine di guarire, anche dal piccolo territorio, la classe politica o la “casta” da quel “virus” ormai diffuso del principio “facciamo quello che ci pare”, ovvero “sono legibus solutus”.
AD MAIORA !
AVV.GIUSEPPE MASSI
modesto avvocato di campagna
Nell’anno del Signore duemilaundici nel mese di luglio,
imperante la solita FESTA della PIZZA di alto valore culturale !
martedì 19 luglio 2011
venerdì 15 luglio 2011
ANNULLATA LA NOMINA DELLA COMMISSIONE EDILIZIA DI MOSCIANO
IL CAPO DELLO STATO GIORGIO NAPOLITANO, ACCOGLIENDO IL MIO RICORSO, HA ANNULLATO LA NOMINA DELLA COMMISSIONE EDILIZIA DEL COMUNE DI MOSCIANO SANT'ANGELO NELLA PARTE DELLA ELEZIONE DELL'AVVOCATO ESPERTO DI URBANISTICA.
C'E' SEMPRE UN GIUDICE A BERLINO !
Giuseppe Massi.
C'E' SEMPRE UN GIUDICE A BERLINO !
Giuseppe Massi.
giovedì 14 luglio 2011
Da Maurizio
Un tuffo nel passato Un tuffo nel cuore Silvano Cianella +, Peppino Massi, Peppino Rodi, Paolo Di Serafino, Luciano Burrini
Pubblicato da Radici discute a 20:21 1 commenti:
maury ha detto...
Silvano Cianella. Una gran persona. Un grandissimo uomo.
L'ho avuto come maestro solo per qualche ora alla settimana quando ero alle elementari. Nelle ore pomeridiane del tempo pieno.
Uno dei pochi maestri al tempo per cui i bambini erano tutti uguali, senza fare distinzione tra chi era figlio di chi.
Forse l'unico che ci teneva tutti buoni e seduti senza dover alzare la voce, semplicemente parlandoci. Non ricordo di averlo mai visto alterato.
E riusciva in questo anche quando ci portava in palestra, luogo dove in genere i bambini tendono a scatenarsi di più. Parlo anche per esperienza, dato che insegno attività motoria proprio in una scuola elementare.
Un uomo che mi ha lasciato un insegnamento fondamentale. Di cui ancora oggi faccio tesoro.
Mi dilungherei troppo. Ma ne parleremo molto volentieri di persona alla prima occasione.
Un tuffo nel passato Un tuffo nel cuore Silvano Cianella +, Peppino Massi, Peppino Rodi, Paolo Di Serafino, Luciano Burrini
Pubblicato da Radici discute a 20:21 1 commenti:
maury ha detto...
Silvano Cianella. Una gran persona. Un grandissimo uomo.
L'ho avuto come maestro solo per qualche ora alla settimana quando ero alle elementari. Nelle ore pomeridiane del tempo pieno.
Uno dei pochi maestri al tempo per cui i bambini erano tutti uguali, senza fare distinzione tra chi era figlio di chi.
Forse l'unico che ci teneva tutti buoni e seduti senza dover alzare la voce, semplicemente parlandoci. Non ricordo di averlo mai visto alterato.
E riusciva in questo anche quando ci portava in palestra, luogo dove in genere i bambini tendono a scatenarsi di più. Parlo anche per esperienza, dato che insegno attività motoria proprio in una scuola elementare.
Un uomo che mi ha lasciato un insegnamento fondamentale. Di cui ancora oggi faccio tesoro.
Mi dilungherei troppo. Ma ne parleremo molto volentieri di persona alla prima occasione.
domenica 10 luglio 2011
sabato 9 luglio 2011
venerdì 8 luglio 2011
domenica 3 luglio 2011
giovedì 23 giugno 2011
sabato 18 giugno 2011
Edizione straordinaria
MENTRE LA GIUNTA COMUNALE IL GIORNO 8 GIUGNO 2011 AUMENTA LE TASSE
Tra palette, papere mute in “sottovuoto spinto” e “inutili nascondigli”.
Ho assistito, così per diletto e per curiosità, in pregiudizio del mio prezioso tempo a disposizione, ad un recente consiglio comunale nel quale si “dibatteva” del rendiconto al bilancio dell’anno 2010. Non parlerò degli argomenti posti all’ordine del giorno, perché questo mio scritto è posto ad analizzare il valore politico della rappresentanza della maggioranza consiliare.
Ho avuto la ricorrente pessima impressione di una maggioranza pressoché muta di fronte ad un importante ordine del giorno quale quello del rendiconto anno 2010.
Non è la prima volta che mi capita di assistere ad uno spettacolo deprimente del massimo organo consiliare del nostro Comune, dove non vi è alcuna nota di novità rispetto alle precedenti amministrazioni; anzi la situazione è aggravata, nonostante le roboanti annunciazioni di un fantomatico cambiamento e nonostante le mie esortazioni al pentimento. Assessori muti, relazione dell’assessore al bilancio deprimente in un tono “ragioneristico- scolastico- contabile” senza alcuna nota di particolare livello ed analisi di rilievo. Dall’altra parte una minoranza, quella di “Nuovi Orizzonti” e di Alternativa per Mosciano” (gruppi i più significativi ed attivi), che ha portato argomenti ed interrogativi di pregevole rilievo sul documento nel segno di una puntuale analisi di valore politico e programmatorio.
L’assessore Sottanella, bontà sua, è stata al centro di una “bufera” di fronte all’azione condotta dai due gruppi consiliari, che la incalzavano, fino al punto di richiederle ragioni della sua assenza nella seduta di Giunta in occasione della preventiva relazione dell’importante documento.
Silenzio assoluto o risposte evasive ed inconcludenti che testimoniano ancora una volta la palese crisi della Giunta Di Marcello e della maggioranza di quella “Mosciano Democratica” che, come ho detto in più occasioni, ancora deve dimostrare la valenza della sua titolazione (democratica?).
Ma quello che più ha portato ilarità in quel triste pomeriggio, è stata l’entrata elegante del Vice Sindaco Marco Poltrone, elegante in tutti i sensi, anche per lo splendido vestito da cerimonia (Marco, nonostante tutto è un bel ragazzo), il quale, a quanto dicono i ben informati, era in attesa della conclusione del voto per il bilancio (faceva ciacè dietro la porta, insomma come qualche altroantenato di comune conoscenza) e poi, a voto concluso, ha fatto la sua trionfale entrata, quasi come un “deus ex machina” (dal greco"ἀπὸ μηχανὴς θεός" ("apò mēchanḗs theós").. Il voto (come tutti i voti-vuoti-spinti) di questa maggioranza, rappresentato dalla squalificante “alzata di palette” nel pieno mutismo dialettico o di qualificante contraddittorio: “porelli” per dirla alla romana.
Mi vien fatto di ricordare, in epoca non più recente, quando altre “papere mute”, magari della stessa radice politica, reggevano le sorti di questa moscianetta offesa e vilipesa per l’assenza di cultura, di fantasia, di dignità… e chi ne ha più ne metta. Ma un vento nuovo sta cambiando, come per il recente voto amministrativo ed il recente innalzante esito del referendum: un vento che travolgerà questa maggioranza incapace ed allo sbando; un vento che ci fa sperare in una Mosciano migliore, senza palette,senza le “solite papere mute”, senza le rituali e pavide “ciacè”, senza gli inutili ed umilianti nascondigli. Se così non fosse, allora al buio si aggiungeranno le tenebre più profonde, più della pece, quella delle incollature alle modestissime poltroncine degli amministratorini, degli assessorini, dei consiglieretti in miniatura, come i disegnini consiliari e le “profonde letture” dei giornali posti a bella mostra sugli scranni, così, come testimonianza della profondità di una improbabile “materia cerebrale” oggi prigioniera di un imbarazzante “sottovuoto spinto”, nella tenebrosa cassa cranica, oltre, ovviamente, ai traffici telefonici di recente innalzante evidenza, per la gioia e premio delle “papere mute”.
Ancora i ben informati parlano di “litigi interni” o maldipancia della lista Mosciano Democratica, segretamente come il loro solito storico, al segno delle “papere mute”; ma non c’è da farsi illusione, vinceranno sempre l’ignavia, i camomillatori e i sollevatori di palette, oltre, ovviamente, il sempre presente INCIUCIO spalmato tra segretissimi ammiccamenti ed altro indecifrabile “progetto associativo”. Alla fine i due gruppi consiliari “Nuovi Orizzonti per Mosciano” e “Alternativa per Mosciano” hanno pubblicato un manifesto informativo e di protesta, anche per la parte relativa alla tardiva nomina del capo del gruppo consiliare di maggioranza funzione dismessa dal sig.Beltramba, passato a maggior gloria (assessore).
Giuseppe Massi
Il grande successo del referendum
In Italia è successa una cosa straordinaria: il Popolo ha vinto la battaglia referendaria, dopo tanto tempo e tanti tentativi falliti a causa la deviazione forzata di uno strumentale dissenso da chi detiene il potere e contro chi invitava a non votare, come il caimano ed i suoi servi, battuti una seconda volta sul piano non solo del consenso, ma anche della intima ribellione. Hanno avuto sempre PAURA del Popolo, quel Popolo che oggi si è ribellato contro leggi ingiuste; hanno determinato il raggiungimento del quorum tutte le parti, compresa la parte minima della destra, la parte della Lega e quella di ogni grado del mondo della cultura e dell’ambiente; ma determinante è stata la presenza e la lotta dei giovani e di innumerevoli comitati spontanei, “oltre” e al di fuori dei partiti che, oggi, rivendicano la vittoria, appropriandosi abusivamente di questo risultato “come separati in casa”, anche a livello locale. Chi ha creduto ed “acceso” la contesa referendaria è stato in prima linea il partito di Italia dei Valori, ma per questo, dopo il risultato, non ne ha fatto uno strumento di sciocca rivendicazione.
Anche a Mosciano ha vinto il Popolo, in una sorta di nuova Primavera e di nuovo Risorgimento che dovrà spazzare, prima o poi, le cricche, la cupola, le associazioni di ipocriti sepolcri imbiancati, l’affarismo dei gruppi di cieco potere fine a se stesso, l’inciucio e gli ammiccamenti mascherati, la finta opposizione, i palettari, i telefonatori, le papere mute, gli affaristi, gli urbanisti maccheronici, l’insulto costante al nostro bel Paese ed al suo territorio, alla sua Storia alla sua Cultura. Aria, aria, aria nuova e sincera per questa nostra moscianetta che amiamo oltre ogni misura, costretti ad ingoiare i velenosi rospi della denigrazione e del malaffare, della diffidenza e della bieca delazione. Avanti Popolo di Mosciano, fatti coraggio, apri le finestre e le persiane, alza la testa e cancella tutto questo, per la nostra LIBERTA’ e per un futuro migliore per i tuoi FIGLI.
Giuseppe Massi
Tra palette, papere mute in “sottovuoto spinto” e “inutili nascondigli”.
Ho assistito, così per diletto e per curiosità, in pregiudizio del mio prezioso tempo a disposizione, ad un recente consiglio comunale nel quale si “dibatteva” del rendiconto al bilancio dell’anno 2010. Non parlerò degli argomenti posti all’ordine del giorno, perché questo mio scritto è posto ad analizzare il valore politico della rappresentanza della maggioranza consiliare.
Ho avuto la ricorrente pessima impressione di una maggioranza pressoché muta di fronte ad un importante ordine del giorno quale quello del rendiconto anno 2010.
Non è la prima volta che mi capita di assistere ad uno spettacolo deprimente del massimo organo consiliare del nostro Comune, dove non vi è alcuna nota di novità rispetto alle precedenti amministrazioni; anzi la situazione è aggravata, nonostante le roboanti annunciazioni di un fantomatico cambiamento e nonostante le mie esortazioni al pentimento. Assessori muti, relazione dell’assessore al bilancio deprimente in un tono “ragioneristico- scolastico- contabile” senza alcuna nota di particolare livello ed analisi di rilievo. Dall’altra parte una minoranza, quella di “Nuovi Orizzonti” e di Alternativa per Mosciano” (gruppi i più significativi ed attivi), che ha portato argomenti ed interrogativi di pregevole rilievo sul documento nel segno di una puntuale analisi di valore politico e programmatorio.
L’assessore Sottanella, bontà sua, è stata al centro di una “bufera” di fronte all’azione condotta dai due gruppi consiliari, che la incalzavano, fino al punto di richiederle ragioni della sua assenza nella seduta di Giunta in occasione della preventiva relazione dell’importante documento.
Silenzio assoluto o risposte evasive ed inconcludenti che testimoniano ancora una volta la palese crisi della Giunta Di Marcello e della maggioranza di quella “Mosciano Democratica” che, come ho detto in più occasioni, ancora deve dimostrare la valenza della sua titolazione (democratica?).
Ma quello che più ha portato ilarità in quel triste pomeriggio, è stata l’entrata elegante del Vice Sindaco Marco Poltrone, elegante in tutti i sensi, anche per lo splendido vestito da cerimonia (Marco, nonostante tutto è un bel ragazzo), il quale, a quanto dicono i ben informati, era in attesa della conclusione del voto per il bilancio (faceva ciacè dietro la porta, insomma come qualche altroantenato di comune conoscenza) e poi, a voto concluso, ha fatto la sua trionfale entrata, quasi come un “deus ex machina” (dal greco"ἀπὸ μηχανὴς θεός" ("apò mēchanḗs theós").. Il voto (come tutti i voti-vuoti-spinti) di questa maggioranza, rappresentato dalla squalificante “alzata di palette” nel pieno mutismo dialettico o di qualificante contraddittorio: “porelli” per dirla alla romana.
Mi vien fatto di ricordare, in epoca non più recente, quando altre “papere mute”, magari della stessa radice politica, reggevano le sorti di questa moscianetta offesa e vilipesa per l’assenza di cultura, di fantasia, di dignità… e chi ne ha più ne metta. Ma un vento nuovo sta cambiando, come per il recente voto amministrativo ed il recente innalzante esito del referendum: un vento che travolgerà questa maggioranza incapace ed allo sbando; un vento che ci fa sperare in una Mosciano migliore, senza palette,senza le “solite papere mute”, senza le rituali e pavide “ciacè”, senza gli inutili ed umilianti nascondigli. Se così non fosse, allora al buio si aggiungeranno le tenebre più profonde, più della pece, quella delle incollature alle modestissime poltroncine degli amministratorini, degli assessorini, dei consiglieretti in miniatura, come i disegnini consiliari e le “profonde letture” dei giornali posti a bella mostra sugli scranni, così, come testimonianza della profondità di una improbabile “materia cerebrale” oggi prigioniera di un imbarazzante “sottovuoto spinto”, nella tenebrosa cassa cranica, oltre, ovviamente, ai traffici telefonici di recente innalzante evidenza, per la gioia e premio delle “papere mute”.
Ancora i ben informati parlano di “litigi interni” o maldipancia della lista Mosciano Democratica, segretamente come il loro solito storico, al segno delle “papere mute”; ma non c’è da farsi illusione, vinceranno sempre l’ignavia, i camomillatori e i sollevatori di palette, oltre, ovviamente, il sempre presente INCIUCIO spalmato tra segretissimi ammiccamenti ed altro indecifrabile “progetto associativo”. Alla fine i due gruppi consiliari “Nuovi Orizzonti per Mosciano” e “Alternativa per Mosciano” hanno pubblicato un manifesto informativo e di protesta, anche per la parte relativa alla tardiva nomina del capo del gruppo consiliare di maggioranza funzione dismessa dal sig.Beltramba, passato a maggior gloria (assessore).
Giuseppe Massi
Il grande successo del referendum
In Italia è successa una cosa straordinaria: il Popolo ha vinto la battaglia referendaria, dopo tanto tempo e tanti tentativi falliti a causa la deviazione forzata di uno strumentale dissenso da chi detiene il potere e contro chi invitava a non votare, come il caimano ed i suoi servi, battuti una seconda volta sul piano non solo del consenso, ma anche della intima ribellione. Hanno avuto sempre PAURA del Popolo, quel Popolo che oggi si è ribellato contro leggi ingiuste; hanno determinato il raggiungimento del quorum tutte le parti, compresa la parte minima della destra, la parte della Lega e quella di ogni grado del mondo della cultura e dell’ambiente; ma determinante è stata la presenza e la lotta dei giovani e di innumerevoli comitati spontanei, “oltre” e al di fuori dei partiti che, oggi, rivendicano la vittoria, appropriandosi abusivamente di questo risultato “come separati in casa”, anche a livello locale. Chi ha creduto ed “acceso” la contesa referendaria è stato in prima linea il partito di Italia dei Valori, ma per questo, dopo il risultato, non ne ha fatto uno strumento di sciocca rivendicazione.
Anche a Mosciano ha vinto il Popolo, in una sorta di nuova Primavera e di nuovo Risorgimento che dovrà spazzare, prima o poi, le cricche, la cupola, le associazioni di ipocriti sepolcri imbiancati, l’affarismo dei gruppi di cieco potere fine a se stesso, l’inciucio e gli ammiccamenti mascherati, la finta opposizione, i palettari, i telefonatori, le papere mute, gli affaristi, gli urbanisti maccheronici, l’insulto costante al nostro bel Paese ed al suo territorio, alla sua Storia alla sua Cultura. Aria, aria, aria nuova e sincera per questa nostra moscianetta che amiamo oltre ogni misura, costretti ad ingoiare i velenosi rospi della denigrazione e del malaffare, della diffidenza e della bieca delazione. Avanti Popolo di Mosciano, fatti coraggio, apri le finestre e le persiane, alza la testa e cancella tutto questo, per la nostra LIBERTA’ e per un futuro migliore per i tuoi FIGLI.
Giuseppe Massi
martedì 14 giugno 2011
IL CANTO DEL CUCU'
Il canto del cucù.
1-cucù la privatizzazione non c'è più.
2-cucù il nucleare non c'è più.
3-cucù l'impedimento non c'è più.
Giuseppe Massi
1-cucù la privatizzazione non c'è più.
2-cucù il nucleare non c'è più.
3-cucù l'impedimento non c'è più.
Giuseppe Massi
QUALE MAGGIORANZA?
I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI COMUNALI DI MINORANZA DENUNCIANO ALLA COLLETTIVITA’ QUANTO SEGUE:
1)L’ASSESSORE AL BILANCIO, ANGELA SOTTANELLA, NON HA VOTATO IN GIUNTA L’APPROVAZIONE DEL RENDICONTO AL BILANCIO 2010, PERCHE’ ASSENTE. CHI AVRA’ SVOLTO LA RELAZIONE AL SUO POSTO?
2)DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE DELL’11.06.2010 ANCHE IL VICE-SINDACO, MARCO POLTRONE, NON HA VOTATO L’APPROVAZIONE DEL RENDICONTO AL BILANCIO 2010, ATTENDENDO, NELLA SALA GIUNTA (“STANZA DEI BOTTONI”), CHE TERMINASSE LA VOTAZIONE, PER ENTRARE IN CONSIGLIO COMUNALE SUBITO DOPO;
3)IL PARTITO DEMOCRATICO, CON I SUOI CONSIGLIERI ELETTI, HA APPROVATO IL RENDICONTO 2010 AL BILANCIO SENZA CAPOGRUPPO, DOPO LE DIMISSIONI, DA TALE NOMINA, DI ROBERTO BELTRAMBA;
4)SINISTRA, ECOLOGIA E LIBERTA’, NELLE PERSONE DEI SUOI CONSIGLIERI ELETTI, MAROZZI MAURIZIO E LUCIANO PALANDRANI (ANCHE ASS.ALL’AMBIENTE E COMMERCIO), NON HA RIFERITO ALCUNCHE’ SUL RENDICONTO AL BILANCIO 2010. (FORSE IMPEGNATI IN ALTRO? VEDI CONSUMI TELEFONICI DELL’ASS.PALANDRANI);
5)RESTA UNA SOLA DOMANDA:
MA QUALE MAGGIORANZA?
Per Nuovi Orizzonti
Maria Cristina Cianella, Massimo Martini
Per Alternativa per Mosciano
Emilia Di Matteo
lunedì 13 giugno 2011
VIVA L'ITALIA VIVA IL POPOLO SOVRANO !
----Messaggio originale----
Da: organizzazione@italiadeivalori.it
Data: 13-giu-2011 16.57
A: "Massi Giuseppe"
Ogg: SI, SI, SI, SI quattro volte=?iso-8859-1?Q?=20=85=20?=e quattro volte GRAZIE!
Giuseppe ce l’abbiamo fatta il quorum è raggiunto, gli Italiani hanno premiato lo sforzo di chi si è voluto battere a tutela di diritti essenziali quali ambiente, acqua e giustizia.
Grazie!
Un risultato eccezionale, che ha premiato i referendum fortemente voluti da Italia dei Valori e dal suo presidente Antonio Di Pietro, ottenuto grazie alla mobilitazione di milioni di Cittadini ….. un successo della democrazia che ti ha visto protagonista.
Grazie!
Avevamo evidenziato le ragioni e l’importanza del voto; avevamo chiesto il tuo contributo attivo che è puntualmente arrivato, a dimostrazione che la forza delle giuste idee muove le coscienze.
Grazie!
Ora dobbiamo costruire, insieme a quanti condividono l'importanza del bene collettivo, una credibile alternativa di governo e rafforzare la rete di persone perbene in grado di amplificarne il progetto.
E’ il momento di far conoscere ad amici, parenti e conoscenti, le proposte di Italia dei Valori; un modo semplice e non invadente è quello di comunicare ai tuoi contatti il sito IDV www.italiadeivalori.it e suggerir loro di tenersi informati semplicemente compilando il format su http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/ubik/tesseramento/index.php
Grazie per il tuo impegno!
a presto
Ivan Rota e Ignazio Messina
------------------------------------
UFFICIO NAZIONALE ORGANIZZATIVO
Via Santa Maria in Via, 12 - 00187 Roma
on. Ivan Rota
Responsabile Organizzazione IdV
Palazzo Marini 2 - Via Poli, 13 - 00187 Roma
tel. 06.67605752 - fax 06.67603393
e-mail rota_i@camera.it
on. Ignazio Messina
Responsabile Eletti ed Enti Locali IdV
Palazzo Marini 2 - Via Poli, 13 - 00187 Roma
tel. 06.67603401 - fax 06.67604216
e-mail messina_i@camera.it
Da: organizzazione@italiadeivalori.it
Data: 13-giu-2011 16.57
A: "Massi Giuseppe"
Ogg: SI, SI, SI, SI quattro volte=?iso-8859-1?Q?=20=85=20?=e quattro volte GRAZIE!
Giuseppe ce l’abbiamo fatta il quorum è raggiunto, gli Italiani hanno premiato lo sforzo di chi si è voluto battere a tutela di diritti essenziali quali ambiente, acqua e giustizia.
Grazie!
Un risultato eccezionale, che ha premiato i referendum fortemente voluti da Italia dei Valori e dal suo presidente Antonio Di Pietro, ottenuto grazie alla mobilitazione di milioni di Cittadini ….. un successo della democrazia che ti ha visto protagonista.
Grazie!
Avevamo evidenziato le ragioni e l’importanza del voto; avevamo chiesto il tuo contributo attivo che è puntualmente arrivato, a dimostrazione che la forza delle giuste idee muove le coscienze.
Grazie!
Ora dobbiamo costruire, insieme a quanti condividono l'importanza del bene collettivo, una credibile alternativa di governo e rafforzare la rete di persone perbene in grado di amplificarne il progetto.
E’ il momento di far conoscere ad amici, parenti e conoscenti, le proposte di Italia dei Valori; un modo semplice e non invadente è quello di comunicare ai tuoi contatti il sito IDV www.italiadeivalori.it e suggerir loro di tenersi informati semplicemente compilando il format su http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/ubik/tesseramento/index.php
Grazie per il tuo impegno!
a presto
Ivan Rota e Ignazio Messina
------------------------------------
UFFICIO NAZIONALE ORGANIZZATIVO
Via Santa Maria in Via, 12 - 00187 Roma
on. Ivan Rota
Responsabile Organizzazione IdV
Palazzo Marini 2 - Via Poli, 13 - 00187 Roma
tel. 06.67605752 - fax 06.67603393
e-mail rota_i@camera.it
on. Ignazio Messina
Responsabile Eletti ed Enti Locali IdV
Palazzo Marini 2 - Via Poli, 13 - 00187 Roma
tel. 06.67603401 - fax 06.67604216
e-mail messina_i@camera.it
martedì 7 giugno 2011
Referendum del 12 e 13 giugno. TUTTI AL VOTO
CANZONE POPOLARE
"TUTTI AL VOTO, TUTTI AL VOTO
A FAR LORO LA CHIAPPE "IN QUORUM".
TUTTI AL VOTO, TUTTI AL VOTO
PER ANNULLAR LE INGIUSTE LEGGI
TUTTI AL VOTO, TUTTI AL VOTO
RIPRENDIAMCI LA LIBERTA'
LA LIBERTA', LA LIBER...TA'"
IL VOTO REFERENDARIO NON HA COLORE PARTITICO E NON APPARTIENE AI PARTITI, MA E' DEL POPOLO CHE LO ESERCITA NELLE FORME DELLA COSTITUZIONE. ESSO E' LA MASSIMA ESPRESSIONE POPOLARE AL DI SOPRA ANCHE DELLE ELEZIONI DEI NOSTRI RAPPRESENTANTI, LE QUALI SONO UN MERO ATTO DI DELEGA. NEL REFERENDUM NON VI E' DELEGA, MA MANIFESTAZIONE DIRETTA DELLA VOLONTA' POPOLARE.
GIUSEPPE MASSI
"TUTTI AL VOTO, TUTTI AL VOTO
A FAR LORO LA CHIAPPE "IN QUORUM".
TUTTI AL VOTO, TUTTI AL VOTO
PER ANNULLAR LE INGIUSTE LEGGI
TUTTI AL VOTO, TUTTI AL VOTO
RIPRENDIAMCI LA LIBERTA'
LA LIBERTA', LA LIBER...TA'"
IL VOTO REFERENDARIO NON HA COLORE PARTITICO E NON APPARTIENE AI PARTITI, MA E' DEL POPOLO CHE LO ESERCITA NELLE FORME DELLA COSTITUZIONE. ESSO E' LA MASSIMA ESPRESSIONE POPOLARE AL DI SOPRA ANCHE DELLE ELEZIONI DEI NOSTRI RAPPRESENTANTI, LE QUALI SONO UN MERO ATTO DI DELEGA. NEL REFERENDUM NON VI E' DELEGA, MA MANIFESTAZIONE DIRETTA DELLA VOLONTA' POPOLARE.
GIUSEPPE MASSI
sabato 4 giugno 2011
Il caimano annuncia ricorso
Il caimano dormiente farà ricorso davanti alla Corte Costituzionale contro la decisione della Corte di Cassazione sulla ammissibilità del referendum sul nucleare. Questo qui non la cede, nonostante la batosta che ha preso recentemente. Ma la novità più rilevante è che lunedì prossimo, cioè il 6 giugno, sarà presidente della Corte Cost., al posto di De Siervo, un Giudice vicino al centro destra con il pericolo dell'accoglimento del ricorso annunciato. Ancora una volta questa mummia ambulante andrà contro il Popolo Sovrano che è sovrano solo quando fa comodo a lui. VERGOGNA- MA NOI NON CI FACCIAMO INTIMORIRE E ANDREMO AVANTI. TUTTI AL VOTO.
venerdì 3 giugno 2011
Al popolo la Vittoria
Al Popolo la VITTORIA
Qualcuno si arrabatta, in modo dilettantistico e fazioso, ad arzigogolare sull’esito delle recenti votazioni amministrative comunali e provinciali ed in particolare per quelle dei due comuni di Milano e Napoli. Tutti sono concordi nel riconoscere la sonora “batosta” (‘mbacce a li dinde) ricevuta dal caimano, in prima persona, dal SUO partito e da quello della Lega, con notevole disappunto e sconforto delle “sciaquette caricate a molla e gli sciacquoni-servi-anzicheno”. Ma non se ne fanno una ragione, nonostante che questo giudizio sia stato espresso anche dai giornali di proprietà del grande bugiardo-barzelettiere. Singolare è la circostanza delle dimissioni da sottosegretario rassegnate dall’On.le Melchiorre, giudice militare, la quale non ha resistito alla pietosa scena del caimano che “confessava” al Presidente degli USA (horresco referens) di essere perseguitato dai Giudici Italiani. Obama, che lo guardava più che perplesso, basito, sconcertato. E poi il due giugno in occasione della Festa della Repubblica: il ricevimento del nostro Presidente Napolitano per i Capi di Stato del Mondo; lo stupore e l’ammirazione dei Grandi di fronte alla magnificenza delle nostre Opere Artistiche a Roma e nello stesso Palazzo del Quirinale. Questa ammirazione che stride, in forte contrasto, con la figura ed il comportamento pubblico del caimano che non ha fatto altro (e continua) che infangare la nostra Storia, la Nostra Dignità di Italiani, la Nostra Patria dei Grandi della Storia, ridicolizzando il Nostro Popolo e la Nostra Cultura.
A Milano ed a Napoli, oltre che a molte altre città e province del Nord, è sorto un vento nuovo, già annunciato di rivolta verso questo modo di essere, di fare e rappresentare l’interesse pubblico. Pisapia, nonostante le velenose aggressioni subite in particolare dalla “Mummia” Moratti, ha stravinto; ma la Storia e la Maggiore Vittoria è di Napoli per il mio amico Luigi De Magistris, che ricevetti a Mosciano (insieme a Sonia Alfano e Carlo Vulpio) in occasione delle elezioni al Parlamento Europeo, per iniziativa di Leo Nodari di Società Civile.
Quella Napoli che io ho amato ed amo, dove visse ed operò mio zio Augusto Meloni, emerito professore universitario. Luigi ha insegnato al piccolo mondo della “politichetta nostrana” che è l’Uomo con la sua dignità ed onestà a proporsi al Popolo ed a vincere, al di là degli artefatti schieramenti di fazioni lui che appartiene all’Italia dei Valori. E poi la pietosa scena di tal Formigoni, Presidente della Regione Lombardia (comunione e liberazione) che all’ultima puntata di Ballarò non ha saputo fare altro che “aggredire” Luigi per le sue attività di Pubblico Ministero, paragonando istericamente e vanamente, la funzione ed il futuro di un Sindaco a quella vergognosa decisione della sottrazione dell’inchiesta al tempo avviata per le nefandezze che hanno coinvolto di soliti corrotti e corruttori. E poi la Santanchè dalle “Grandi Labbra” a Spazio Santoro disperata e velenosa, bontà sua, contro il Grande (questa volta) Adriano Celentano.
Questa è la storia del Vento che cambia, alla quale si aggiungerà, inevitabilmente, anche il favorevole esito dei “referendum” del 12 e 13 giugno, che ancora oggi il caimano cerca di contrastare, miserevolmente ed inutilmente, umiliando quel Popolo da lui invocato per le sue “strane” e “fittizie” vittorie, affermando gratuitamente “che il referendum non cambia niente” bugiardo ! Oggi ha nominato segretario del partito delle liberà vigilate Alfano l’Africano-testa di moro, quello delle leggi ad personam, per intenderci, e delle inchieste per le toghe rosse (vergogna!) Ma nulla cambia.
Quel signore, il caimano, che si è fatto costruire sulla capoccia un “vomito di asfalto” come dice Grillo, non ricorda la terribile massima “Memento homo quia pulvis es et in pulverem revereteris”, che si associa all’altra “memento mori” che i saggi Romani usavano ricordare ad un generale che rientrava in città dopo un trionfo bellico. Cosa dirà la Storia di quest’uomo, cosa scriveranno i libri di quest’uomo ? Lui ci pensa e ci pensa la Chiesa che ha timore spesso di ammonire il Mondo, anche accogliendo quest’uomo nella Casa di Dio ? Queste massime sono valide ovviamente, per tutti, compreso chi scrive e che non ha paura della sua vita miserevole trascorsa ma non ancora finita. Ma altri pentimenti si dovranno affacciare nella vita di ogni giorno in questa nostra “moscianetta”:altro vento soffierà sulle mura di Musiano, quella Musiano devastata dagli “innominati” ed innominabili”; ma questa è un’altra storia.
Giuseppe Massi.
Qualcuno si arrabatta, in modo dilettantistico e fazioso, ad arzigogolare sull’esito delle recenti votazioni amministrative comunali e provinciali ed in particolare per quelle dei due comuni di Milano e Napoli. Tutti sono concordi nel riconoscere la sonora “batosta” (‘mbacce a li dinde) ricevuta dal caimano, in prima persona, dal SUO partito e da quello della Lega, con notevole disappunto e sconforto delle “sciaquette caricate a molla e gli sciacquoni-servi-anzicheno”. Ma non se ne fanno una ragione, nonostante che questo giudizio sia stato espresso anche dai giornali di proprietà del grande bugiardo-barzelettiere. Singolare è la circostanza delle dimissioni da sottosegretario rassegnate dall’On.le Melchiorre, giudice militare, la quale non ha resistito alla pietosa scena del caimano che “confessava” al Presidente degli USA (horresco referens) di essere perseguitato dai Giudici Italiani. Obama, che lo guardava più che perplesso, basito, sconcertato. E poi il due giugno in occasione della Festa della Repubblica: il ricevimento del nostro Presidente Napolitano per i Capi di Stato del Mondo; lo stupore e l’ammirazione dei Grandi di fronte alla magnificenza delle nostre Opere Artistiche a Roma e nello stesso Palazzo del Quirinale. Questa ammirazione che stride, in forte contrasto, con la figura ed il comportamento pubblico del caimano che non ha fatto altro (e continua) che infangare la nostra Storia, la Nostra Dignità di Italiani, la Nostra Patria dei Grandi della Storia, ridicolizzando il Nostro Popolo e la Nostra Cultura.
A Milano ed a Napoli, oltre che a molte altre città e province del Nord, è sorto un vento nuovo, già annunciato di rivolta verso questo modo di essere, di fare e rappresentare l’interesse pubblico. Pisapia, nonostante le velenose aggressioni subite in particolare dalla “Mummia” Moratti, ha stravinto; ma la Storia e la Maggiore Vittoria è di Napoli per il mio amico Luigi De Magistris, che ricevetti a Mosciano (insieme a Sonia Alfano e Carlo Vulpio) in occasione delle elezioni al Parlamento Europeo, per iniziativa di Leo Nodari di Società Civile.
Quella Napoli che io ho amato ed amo, dove visse ed operò mio zio Augusto Meloni, emerito professore universitario. Luigi ha insegnato al piccolo mondo della “politichetta nostrana” che è l’Uomo con la sua dignità ed onestà a proporsi al Popolo ed a vincere, al di là degli artefatti schieramenti di fazioni lui che appartiene all’Italia dei Valori. E poi la pietosa scena di tal Formigoni, Presidente della Regione Lombardia (comunione e liberazione) che all’ultima puntata di Ballarò non ha saputo fare altro che “aggredire” Luigi per le sue attività di Pubblico Ministero, paragonando istericamente e vanamente, la funzione ed il futuro di un Sindaco a quella vergognosa decisione della sottrazione dell’inchiesta al tempo avviata per le nefandezze che hanno coinvolto di soliti corrotti e corruttori. E poi la Santanchè dalle “Grandi Labbra” a Spazio Santoro disperata e velenosa, bontà sua, contro il Grande (questa volta) Adriano Celentano.
Questa è la storia del Vento che cambia, alla quale si aggiungerà, inevitabilmente, anche il favorevole esito dei “referendum” del 12 e 13 giugno, che ancora oggi il caimano cerca di contrastare, miserevolmente ed inutilmente, umiliando quel Popolo da lui invocato per le sue “strane” e “fittizie” vittorie, affermando gratuitamente “che il referendum non cambia niente” bugiardo ! Oggi ha nominato segretario del partito delle liberà vigilate Alfano l’Africano-testa di moro, quello delle leggi ad personam, per intenderci, e delle inchieste per le toghe rosse (vergogna!) Ma nulla cambia.
Quel signore, il caimano, che si è fatto costruire sulla capoccia un “vomito di asfalto” come dice Grillo, non ricorda la terribile massima “Memento homo quia pulvis es et in pulverem revereteris”, che si associa all’altra “memento mori” che i saggi Romani usavano ricordare ad un generale che rientrava in città dopo un trionfo bellico. Cosa dirà la Storia di quest’uomo, cosa scriveranno i libri di quest’uomo ? Lui ci pensa e ci pensa la Chiesa che ha timore spesso di ammonire il Mondo, anche accogliendo quest’uomo nella Casa di Dio ? Queste massime sono valide ovviamente, per tutti, compreso chi scrive e che non ha paura della sua vita miserevole trascorsa ma non ancora finita. Ma altri pentimenti si dovranno affacciare nella vita di ogni giorno in questa nostra “moscianetta”:altro vento soffierà sulle mura di Musiano, quella Musiano devastata dagli “innominati” ed innominabili”; ma questa è un’altra storia.
Giuseppe Massi.
lunedì 30 maggio 2011
LECCARSI LE FERITE
IL CAIMANO ED IL SUO POPOLO HANNO FATTO KRAKKK !
BONDI SI DIMETTE DOPO LA CAPORETTO; LUI ,IL SOMMO, SI LECCA LE FERITE, MENTRE IL POPOLO RISCATTA QUESTA NOSTRA ITALIETTA PER UN NUOVO RISORGIMENTO.
BONDI SI DIMETTE DOPO LA CAPORETTO; LUI ,IL SOMMO, SI LECCA LE FERITE, MENTRE IL POPOLO RISCATTA QUESTA NOSTRA ITALIETTA PER UN NUOVO RISORGIMENTO.
domenica 22 maggio 2011
mercoledì 18 maggio 2011
martedì 17 maggio 2011
Crakkkkk
Il Caimano-barzelletiere-bugiardo-anzichenò, i suoi servi, le sue sciacquette caricate a molla, i suoi contubernali dipendenti, i suoi sciacquoni che fanno le faccette in TV, le sue leggi ad personam, le sue donnine da puttanaio... hanno fatto Crakkkkkkkk !
C'è qualcosa di nuovo oggi nel cielo, come il mio precedente post "C'era una volta..."- Giuseppe Vitaliano Massi, Comandante UNO del Comitato di Liberazione Comunale.
C'è qualcosa di nuovo oggi nel cielo, come il mio precedente post "C'era una volta..."- Giuseppe Vitaliano Massi, Comandante UNO del Comitato di Liberazione Comunale.
venerdì 13 maggio 2011
DECOTTO INCANTATO- C'era una volta
C'era una volta, in un paese perduto, un signore che governava uno stato di pecore ed era proprietario delle anime e dei cervelli (di crusca) dei suoi servi. Aveva tutto, aveva donne che prestava ai suoi amici, ville, ecc.; aveva soldi per comprare i suoi guitti e le sue sciaquette caricate a molla, molte delle quali con il viso e la capoccia rifatti; era il principe delle bugie e della corruzione; era il fattore delle leggi in suo favore; era un visionario da vignette patetiche; era un mentitore incallito; unico difetto aveva sulla testa un vomito di asfalto che puzzava a distanza. Un bel giorno fu interdetto per il suo grave stato di salute e perse tutto. Da quel giorno i suoi servetti lo abbandonarono e lo derisero, consegnado alla storia tutto il livore della tardiva ribellione perchè avevano finalmente scoperto i suoi inganni. La fine arrivò e quel signore cominciò a puzzare ancora di più del suo asfalto portatile, perchè la fine arriva per tutti, come sempre. Comandante UNO
sabato 30 aprile 2011
domenica 24 aprile 2011
25 APRILE 1945
Il 25 aprile 1945 AVEVO QUATTRO ANNI E OTTO MESI.
NON HO VISSUTO QUEL GIORNO, MA HO VISTO GLI APPARECCHI ALLEATI BOMBARDARE GIULIANOVA, DALLA NOSTRA FINESTRA AFFACCIATA SULLA COSTA, IN UNA NOTTE ILLUMINATA A FUOCO DALLA CONTRAEREI, DOPO LA MARCIA IN VIA POMPIZI DELLA MIA MOSCIANO, DI UNA COLONNA DI SOLDATI STANCHI E DISPERATI E DI CUI NON CONOSCEVO LA NAZIONALITA' O L'APPARTENENZA. DA QUEI GIORNI SONO TRASCORSI ANNI, COME UN SECOLO, ED ANCORA OGGI SENTO LA COMMOZIONE ED IL SACRO RISPETTO PER TUTTI QUEGLI EROI CHE DONARONO LA VITA PER LA NOSTRA DEMOCRAZIA E PER LA NOSTRA CARTA COSTITUZIONALE, FATTA A PEZZI DA UNA CLASSE POLITICA DI IMBECILLI, PROFITTATORI, CORROTTI, IPOCRITI, BUGIARDI, LADRI...
CHI DISDEGNA IL RICORDO E' SOLO UN VEGETALE, VOTATO AD UNA VITA INUTILE E CHI NON OSANNA ALLA LOTTA DI LIBERAZIONE E' UN NEMICO DELLA DEMOCRAZIA.
***
ANCHE NEL NOSTRO PICCOLO E' NECESSARIO UN COMITATO DI LIBERAZIONE, QUESTA VOLTA COMUNALE, PER LIBERARE LA NOSTRA MOSCIANO DA INETTI ED INCAPACI.
GIUSEPPE MASSI-COMANDANTE UNO DEL C.L.C.
NON HO VISSUTO QUEL GIORNO, MA HO VISTO GLI APPARECCHI ALLEATI BOMBARDARE GIULIANOVA, DALLA NOSTRA FINESTRA AFFACCIATA SULLA COSTA, IN UNA NOTTE ILLUMINATA A FUOCO DALLA CONTRAEREI, DOPO LA MARCIA IN VIA POMPIZI DELLA MIA MOSCIANO, DI UNA COLONNA DI SOLDATI STANCHI E DISPERATI E DI CUI NON CONOSCEVO LA NAZIONALITA' O L'APPARTENENZA. DA QUEI GIORNI SONO TRASCORSI ANNI, COME UN SECOLO, ED ANCORA OGGI SENTO LA COMMOZIONE ED IL SACRO RISPETTO PER TUTTI QUEGLI EROI CHE DONARONO LA VITA PER LA NOSTRA DEMOCRAZIA E PER LA NOSTRA CARTA COSTITUZIONALE, FATTA A PEZZI DA UNA CLASSE POLITICA DI IMBECILLI, PROFITTATORI, CORROTTI, IPOCRITI, BUGIARDI, LADRI...
CHI DISDEGNA IL RICORDO E' SOLO UN VEGETALE, VOTATO AD UNA VITA INUTILE E CHI NON OSANNA ALLA LOTTA DI LIBERAZIONE E' UN NEMICO DELLA DEMOCRAZIA.
***
ANCHE NEL NOSTRO PICCOLO E' NECESSARIO UN COMITATO DI LIBERAZIONE, QUESTA VOLTA COMUNALE, PER LIBERARE LA NOSTRA MOSCIANO DA INETTI ED INCAPACI.
GIUSEPPE MASSI-COMANDANTE UNO DEL C.L.C.
sabato 23 aprile 2011
In corso di stampa.
L'OROLOGIAIO QUASI MUTO E ALTRE STORIE.
Giuseppe Vitaliano MASSI
Storie di Musiano e dintorni.
Giuseppe Vitaliano MASSI
Storie di Musiano e dintorni.
venerdì 22 aprile 2011
RADICI -EDITORIALE APRILE 2011- BUONA PASQUA
BUFFONI, VE LO DO IO IL DESTINO!
Il destino di un claun (IRONICO ALLA FUTURISTA)
Il destino di un buffone
Il destino di un bugiardo
Il destino di un prescritto
Il destino di un corruttore
Il destino di un culo flaccido
Il destino delle sciacquette caricate a molla e delle donnette di plastica
Il destino dei suoi servi
Il destino di un venditore di fumo
Il destino di un megalomane
Il destino del suo tramonto
Il destino del suo destino.
AMEN “E CHE NON SE NE PARLI PIU’(Totò).
Giuseppe Massi.
INTORNO ALLA CULTURA MOSCIANESE
“Tu con questa cultura hai rotto i coglioni!” Mi disse un grande della sinistra moscianese che, per la verità, mai profittò della politica per sistemare sé e la sua famiglia, come altri (onore a lui, è anche mio stimato amico); erano gli anni ottanta, quando io e Radici li pressavamo, inutilmente; poi fecero la CONSULTA DELLA SCULTURA, FALLITA MISERAMENTE.
Oggi parlano di cultura in questo misero mondo di pollaio sfatto. Bene, avanti, mostriamo quello che sappiamo fare,quello che sapete fare, al di la’ dei ringraziatori di turno nelle adunate targhettare e nelle occasioni di fantastiche somministrazioni di cittadinanze onorarie o disonorarie, con coppe e coppette, medaglie e medagliette, diplomi e diplometti.
Quanto tempo è passato ? Quanto ne passerà ancora? Certo, se da una parte si osservano timidi vagiti,e segnali di ravvedimento da parte dei volenterosi, dall’altra gli ortodossi imbecilli ancora resistono, data la loro incapacità di vedere oltre il loro naso ad ombrello. Sono in tutt’altre faccende affaccendati, come una volta e peggio di una volta, con la loro sottomissione all’affarismo, alla “locupletatio” criccara o cupolara, all’asservimento all’urbanistica all’amatriciana propinata dai furbetti, all’inciucio…
Hai voglia a combattere! Ti ritrovi sempre quelle facce scure, quei portamenti arroganti, quelle comparsette inutili, quella chiusura da idioti, perché questo è il loro destino, prigionieri di se stessi e del loro insignificante destino, mentre la nostra società marcisce in un isolamento mortale, proprio in ragione dell’assenza della CULTURA CHE NON E’ MERO ESERCIZIO DELLE MANIFESTAZZZZZIONI PIAZZAIOLE DEI SOLITI RINGRAZIATORI.
Ma altri Mondi ed altri Orizzonti si affacciano nel futuro e gli imbecilli scompariranno nell’ignavia di sempre, nell’ombra, insomma, della loro inutile esistenza.
Giuseppe Massi
Il destino di un claun (IRONICO ALLA FUTURISTA)
Il destino di un buffone
Il destino di un bugiardo
Il destino di un prescritto
Il destino di un corruttore
Il destino di un culo flaccido
Il destino delle sciacquette caricate a molla e delle donnette di plastica
Il destino dei suoi servi
Il destino di un venditore di fumo
Il destino di un megalomane
Il destino del suo tramonto
Il destino del suo destino.
AMEN “E CHE NON SE NE PARLI PIU’(Totò).
Giuseppe Massi.
INTORNO ALLA CULTURA MOSCIANESE
“Tu con questa cultura hai rotto i coglioni!” Mi disse un grande della sinistra moscianese che, per la verità, mai profittò della politica per sistemare sé e la sua famiglia, come altri (onore a lui, è anche mio stimato amico); erano gli anni ottanta, quando io e Radici li pressavamo, inutilmente; poi fecero la CONSULTA DELLA SCULTURA, FALLITA MISERAMENTE.
Oggi parlano di cultura in questo misero mondo di pollaio sfatto. Bene, avanti, mostriamo quello che sappiamo fare,quello che sapete fare, al di la’ dei ringraziatori di turno nelle adunate targhettare e nelle occasioni di fantastiche somministrazioni di cittadinanze onorarie o disonorarie, con coppe e coppette, medaglie e medagliette, diplomi e diplometti.
Quanto tempo è passato ? Quanto ne passerà ancora? Certo, se da una parte si osservano timidi vagiti,e segnali di ravvedimento da parte dei volenterosi, dall’altra gli ortodossi imbecilli ancora resistono, data la loro incapacità di vedere oltre il loro naso ad ombrello. Sono in tutt’altre faccende affaccendati, come una volta e peggio di una volta, con la loro sottomissione all’affarismo, alla “locupletatio” criccara o cupolara, all’asservimento all’urbanistica all’amatriciana propinata dai furbetti, all’inciucio…
Hai voglia a combattere! Ti ritrovi sempre quelle facce scure, quei portamenti arroganti, quelle comparsette inutili, quella chiusura da idioti, perché questo è il loro destino, prigionieri di se stessi e del loro insignificante destino, mentre la nostra società marcisce in un isolamento mortale, proprio in ragione dell’assenza della CULTURA CHE NON E’ MERO ESERCIZIO DELLE MANIFESTAZZZZZIONI PIAZZAIOLE DEI SOLITI RINGRAZIATORI.
Ma altri Mondi ed altri Orizzonti si affacciano nel futuro e gli imbecilli scompariranno nell’ignavia di sempre, nell’ombra, insomma, della loro inutile esistenza.
Giuseppe Massi
giovedì 21 aprile 2011
giovedì 14 aprile 2011
Monumenti per Mosciano
MONUMENTI
“Exegi monumentum aere perennius…non omnis moriar multaque pars mei vitabit Libitinam”; così Quinto Orazio Flacco.
E’ vero che parlava della sua opera poetica, ma i pregevoli versi costruiscono uno dei fondamentali momenti di cui l’uomo si attribuisce e si gloria per il “ricordo”. Il Monumento, dal latino “monumentum” ha sua etimologica derivazione da “monere”, ricordare, con riferimento originario ad un’opera architettonica di grande valore artistico, per assumere, in seguito, il significato più ampio come la funzione commemorativa di un personaggio storico o un avvenimento, oltre quello funerario.
Nella nostra Mosciano, se si va a riguardare il sito ufficiale comunale, alla voce “Monumenti” sono citate solo le chiese e la Torre Acquaviva, ma è ignorata la lapide commemorativa della Grande Guerra. L’Associazione culturale Radici ha più volte segnalato la necessità di dotare la nostra Mosciano di monumenti o lapidi, chiamateli come volete, che ricordino i nostri uomini illustri, come Aurelio Saliceti, in nostri Garibaldini Del Zoppo e anche lo stesso pittore Maestro Patella, non bastano le semplici intitolazioni di strade. Il segno della storia e del rispetto degli uomini che hanno tracciato fulgidi esempi del passato, non è una mera esercitazione costruttiva di abbellimento, ma è l’autentica testimonianza di un popolo, di una comunità che ricorda e rende omaggio ai suoi figli. E quel popolo, quella comunità che ignora e vive alla giornata dietro il “quotidiano”, non avrà mai un futuro degno di rispetto, anche per le future generazioni.
Prendete ad esempio la strenua lotta assunta dall’Associazione Radici sulla necessità di salvare quella mattonella datata 1397, e testimonianza del tempo proprio di quella torre Acquaviva che tutti i moscianesi prendono a paragone, con orgoglio ed a ragione. Quando un popolo ignora questi sentimenti e questi principi, vi è prova che in quella comunità non alberga la cultura o la sensibilità storica. Voglio sperare che gli uomini di buona volontà che ancora esistono, raccolgano questo “grido di dolore” e smettano una buona volta di essere cinici; è troppo forte ? No, è un semplice modesto invito collocato in una pagina di questo giornale, con la speranza di una risposta seria. Giuseppe Massi.
Articolo pubblicato sul Giornale "La Piazza" n.4 aprile 2011.
“Exegi monumentum aere perennius…non omnis moriar multaque pars mei vitabit Libitinam”; così Quinto Orazio Flacco.
E’ vero che parlava della sua opera poetica, ma i pregevoli versi costruiscono uno dei fondamentali momenti di cui l’uomo si attribuisce e si gloria per il “ricordo”. Il Monumento, dal latino “monumentum” ha sua etimologica derivazione da “monere”, ricordare, con riferimento originario ad un’opera architettonica di grande valore artistico, per assumere, in seguito, il significato più ampio come la funzione commemorativa di un personaggio storico o un avvenimento, oltre quello funerario.
Nella nostra Mosciano, se si va a riguardare il sito ufficiale comunale, alla voce “Monumenti” sono citate solo le chiese e la Torre Acquaviva, ma è ignorata la lapide commemorativa della Grande Guerra. L’Associazione culturale Radici ha più volte segnalato la necessità di dotare la nostra Mosciano di monumenti o lapidi, chiamateli come volete, che ricordino i nostri uomini illustri, come Aurelio Saliceti, in nostri Garibaldini Del Zoppo e anche lo stesso pittore Maestro Patella, non bastano le semplici intitolazioni di strade. Il segno della storia e del rispetto degli uomini che hanno tracciato fulgidi esempi del passato, non è una mera esercitazione costruttiva di abbellimento, ma è l’autentica testimonianza di un popolo, di una comunità che ricorda e rende omaggio ai suoi figli. E quel popolo, quella comunità che ignora e vive alla giornata dietro il “quotidiano”, non avrà mai un futuro degno di rispetto, anche per le future generazioni.
Prendete ad esempio la strenua lotta assunta dall’Associazione Radici sulla necessità di salvare quella mattonella datata 1397, e testimonianza del tempo proprio di quella torre Acquaviva che tutti i moscianesi prendono a paragone, con orgoglio ed a ragione. Quando un popolo ignora questi sentimenti e questi principi, vi è prova che in quella comunità non alberga la cultura o la sensibilità storica. Voglio sperare che gli uomini di buona volontà che ancora esistono, raccolgano questo “grido di dolore” e smettano una buona volta di essere cinici; è troppo forte ? No, è un semplice modesto invito collocato in una pagina di questo giornale, con la speranza di una risposta seria. Giuseppe Massi.
Articolo pubblicato sul Giornale "La Piazza" n.4 aprile 2011.
giovedì 31 marzo 2011
PER I REFERENDUM
DOMENICA 3 APRILE, DALLE ORE 9,30 IN PIAZZA SALICETI A MOSCIANO GAZEBO DI ITALIA DEI VALORI PER INVITARE I CITTTADINI A VOTARE PER I REFERENDUM
NUCLEARE, ACQUA, LEGITTIMO IMPEDIMENTO. TUTTI IN PIAZZA A SOSTENERE LA DEMOCRAZIA E LA LIBERTA'!
COMITATO DI LIBERAZIONE COMUNALE- COMANDANTE UNO.
NUCLEARE, ACQUA, LEGITTIMO IMPEDIMENTO. TUTTI IN PIAZZA A SOSTENERE LA DEMOCRAZIA E LA LIBERTA'!
COMITATO DI LIBERAZIONE COMUNALE- COMANDANTE UNO.
venerdì 25 marzo 2011
giovedì 24 marzo 2011
mercoledì 23 marzo 2011
La legge n.112 del 2010
IL CONSIGLIERE PROVINCIALE DI ITALIA DEI VALORI RICCARDO RICCANTE DI GIULIANOVA HA SOLLEVATO LA QUESTIONE DELLA EFFETTIVA APPLICAZIONE DELLA LEGGE N.122/2010 SULLE INCOMPATIBILITA' E RELATIVE INDENNITA' PER I DOPPI INCARICHI DEGLI ELETTI. SEGUIREMO GLI SVILUPPI E LE CONSEGUENZE. A NOI LA VERITA', LA VIA, LA GIUSTIZIA! GIUSEPPE MASSI.
martedì 22 marzo 2011
lunedì 21 marzo 2011
sabato 19 marzo 2011
MOSCIANO ASSEMBLEA PUBBLICA DOMENICA 20 MARZO ORE 10,30 LA NOSTRA COSTITUZIONE QUELLA DEI PADRI FONDATORI DELLA NOSTRA REPUBBLICA E DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA
Domenica 20 marzo ore 10,30 in Piazza Aurelio Saliceti assemblea pubblica lista civile Nuovi Orizzonti per Mosciano e Associazione Culturale Radici libere e non governative.
giovedì 17 marzo 2011
PATRIOTI E COMBATTENTI D'ITALIA
PATRIOTI E COMBATTENTI DELLA NOSTRA ITALIA UNITA RICACCIAMO LO STRANIERO DELLE POLENTE, DEI SALSICCIOTI E DELLE PALLIATE.
LEGGIAMO E STUDIAMO ATTENTAMENTE L'ART.54 DELLA COSTITUZIONE SULLA FEDELTA' ALLA REPUBBLICA E SULLA OSSERVANZA ASSOLUTA ALLA STESSA COSTITUZIONE ED ALLE LEGGI. IL COMMA SECONDO OBBLIGA IL RISPETTO DELLA DISCIPLINA E DELL'ONORE PER TUTTI, TUTTI, TUTTI I TITOLARI DELLE FUNZIONI PUBBLICHE, COMPRESI I PARLAMENTARI, I MEMBRI DEL GOVERNO ED I FUNZIONARI PUBBLICI.
IN QUESTO GIOORNO 17 MARZO 2011 DI CELEBRAZIONE DELL'UNITA' D'ITALIA TUTTI BLATERANO E SI MOSTRANO NELLE SOLITE CORDATE DI TROMBONATE PLASTIFICATE MA, SALVO LE DOVEROSE ECCEZIONI DI LEALTA' E SINCERITA', I TROMBONI DI TURNO SONO SOLO DEI SEPOLCRI IMBIANCATI, FALSI E BUGIARDI PERCHE' NEI FATTI E NEI COMPORTAMENTI TRADISCONO QUEI PRINCIPI DERIVATI DALLA LOTTA PARTIGIANA DI LIBERAZIONE. "100.000 MORTI DIETRO LA NOSTRA COSTITUZIONE" PIERO CALAMANDREI.
LEGGIAMO E STUDIAMO ATTENTAMENTE L'ART.54 DELLA COSTITUZIONE SULLA FEDELTA' ALLA REPUBBLICA E SULLA OSSERVANZA ASSOLUTA ALLA STESSA COSTITUZIONE ED ALLE LEGGI. IL COMMA SECONDO OBBLIGA IL RISPETTO DELLA DISCIPLINA E DELL'ONORE PER TUTTI, TUTTI, TUTTI I TITOLARI DELLE FUNZIONI PUBBLICHE, COMPRESI I PARLAMENTARI, I MEMBRI DEL GOVERNO ED I FUNZIONARI PUBBLICI.
IN QUESTO GIOORNO 17 MARZO 2011 DI CELEBRAZIONE DELL'UNITA' D'ITALIA TUTTI BLATERANO E SI MOSTRANO NELLE SOLITE CORDATE DI TROMBONATE PLASTIFICATE MA, SALVO LE DOVEROSE ECCEZIONI DI LEALTA' E SINCERITA', I TROMBONI DI TURNO SONO SOLO DEI SEPOLCRI IMBIANCATI, FALSI E BUGIARDI PERCHE' NEI FATTI E NEI COMPORTAMENTI TRADISCONO QUEI PRINCIPI DERIVATI DALLA LOTTA PARTIGIANA DI LIBERAZIONE. "100.000 MORTI DIETRO LA NOSTRA COSTITUZIONE" PIERO CALAMANDREI.
domenica 13 marzo 2011
LA NOSTRA COSTITUZIONE QUELLA DEI PADRI FONDATORI DELLA NOSTRA REPUBBLICA E DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA
Mercoledì 16 Marzo 2011 ore 18:30
Sala Belvedere – Giulianova Paese
LA COSTITUZIONE:UN PATRIMONIO COMUNE
Introduce
Luigi Ragni
Coordinatore Circolo IDV Giulianova
Interviene
Prof. Carlo Di Marco
Università degli Studi di Teramo
Conclude
On. Augusto Di Stanislao
Coordinatore IDV Provincia di Teramo
Nell’occasione verrà donata una copia della Costituzione italiana
LA CITTADINANZA E’ INVITATA A PARTECIPARE
Sala Belvedere – Giulianova Paese
LA COSTITUZIONE:UN PATRIMONIO COMUNE
Introduce
Luigi Ragni
Coordinatore Circolo IDV Giulianova
Interviene
Prof. Carlo Di Marco
Università degli Studi di Teramo
Conclude
On. Augusto Di Stanislao
Coordinatore IDV Provincia di Teramo
Nell’occasione verrà donata una copia della Costituzione italiana
LA CITTADINANZA E’ INVITATA A PARTECIPARE
martedì 8 marzo 2011
ZAPPING DI LETTURE
Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Spezzatino o zapping di letture.":
sono sempre affascinato da quello che scrive avv.massi.però questa volta avrei preferito che non avesse impegnato la sua intelligenza nel scrivere sul giornale del pd di mosciano sant'angelo,che assolutamente non rispecchia quello che è veramente la realtà che mosciano sant'angelo vive da molto molto molto tempo.Spero che sia l'ultima volta che vedo la sua illustre firma su quel giornale,anche perchè il vostro radici è nettamente superiore alla piazza del pd.
RISPONDO AL CARO LETTORE
Ho scritto su La Piazza a seguito della richiesta formulatami dalla redazione di questo giornale che apparterrebbe al PD, ma io credo che la CULTURA NON HA CONFINI, specie per una persona come me che ha fatto di questa disciplina (meglio sentimento) una ragione di vita. Lo so, lo so che la realtà è diversa, ma dobbiamo cercare in ogni modo di miglorarci anche in queste occasioni in un democratico contraddittorio. Noi di Radici, purtroppo, non abbiamo fondi PROCURATI e le edizioni sono solo estemporanee e senza foto dei soliti personaggi e tromboni, come i nostri articoli fondatamente critici solo per la verità e il divisato MIGLIORAMENTO. Ringrazio in ogni caso per la stima e la considerazione Giuseppe Massi.
sono sempre affascinato da quello che scrive avv.massi.però questa volta avrei preferito che non avesse impegnato la sua intelligenza nel scrivere sul giornale del pd di mosciano sant'angelo,che assolutamente non rispecchia quello che è veramente la realtà che mosciano sant'angelo vive da molto molto molto tempo.Spero che sia l'ultima volta che vedo la sua illustre firma su quel giornale,anche perchè il vostro radici è nettamente superiore alla piazza del pd.
RISPONDO AL CARO LETTORE
Ho scritto su La Piazza a seguito della richiesta formulatami dalla redazione di questo giornale che apparterrebbe al PD, ma io credo che la CULTURA NON HA CONFINI, specie per una persona come me che ha fatto di questa disciplina (meglio sentimento) una ragione di vita. Lo so, lo so che la realtà è diversa, ma dobbiamo cercare in ogni modo di miglorarci anche in queste occasioni in un democratico contraddittorio. Noi di Radici, purtroppo, non abbiamo fondi PROCURATI e le edizioni sono solo estemporanee e senza foto dei soliti personaggi e tromboni, come i nostri articoli fondatamente critici solo per la verità e il divisato MIGLIORAMENTO. Ringrazio in ogni caso per la stima e la considerazione Giuseppe Massi.
domenica 27 febbraio 2011
Michele in commento
Questa è la dimostrazione di che razza sono fatti i nostri politici!!!
Michele
Caro Michele non ti rattristare più di tanto, prima o poi dopo la peste il sereno ? mah ! Giuseppe Massi
Michele
Caro Michele non ti rattristare più di tanto, prima o poi dopo la peste il sereno ? mah ! Giuseppe Massi
sabato 26 febbraio 2011
schifezze mondiali
Michele ha detto...
questa è la dimostrazione di che razza sono fatti i nostri politici!!!
26 febbraio 2011 07:32
questa è la dimostrazione di che razza sono fatti i nostri politici!!!
26 febbraio 2011 07:32
mercoledì 23 febbraio 2011
domenica 20 febbraio 2011
Spezzatino o zapping di letture.
Le mie letture: spezzatino notturno.
In un passaggio televisivo di egregia fattura, ho rivisto Carlo Fruttero dichiarare e declamare, tra una sigaretta e l’altra, magari di nascosto della moglie o della figlia, la storia della sua vita e delle sue opere. Carlo Fruttero è la mia ossessione ( da ultimo “Mutandine di chiffon”; pensate non mai riesco a finire di leggere il libro a quattro mani con Lucentini “A che punto è la notte”; lo leggo e poi lo abbandono a tre quarti; inizio a rileggerlo daccapo e poi lo abbandono nuovamente, quasi come un amore non convinto con appuntamenti mancati che si rinnovano all’infinito, purtroppo nella difficoltà di lettura di un pensiero anche criptico. Il prete don Pezza nella chiesa di Santa Reparata, con la teoria dello “pneuma” ed il castello di tubi all’interno della casa di Dio. Poi i vari personaggi, affaticati, problematici e sofferenti. Fruttero in quell’intervista ha affermato- e mi sono commosso- che per lui la lettura è come lo “zapping televisivo” o giù di lì. Prende, legge, lascia, riprende, questo o quel libro, quel romanzo, quel saggio; sicuramente questo non per la Poesia, che si brucia in attimi lirici e riflessivi, che con concedono pause o abbandoni repentini. Per me, vorace lettore, è la stessa cosa. Per me, ormai costretto a notturne divagazioni, in prigionia del letto, per poi evadere prima dell’alba, la lettura è uno spezzatino. Mi spiego, calma, non parliamo di culinaria. Compro libri in quantità perché, ormai, la lettura è una droga da consumare di notte e nei piacevoli pomeriggi di quel letto che, con la notte, guadagno con piacere, come una liberazione al contrario. L’appuntamento della lettura è come un randez-vous con un amico che non ha mai lasciato e di cui non ti sei dimenticato. Mio fratello è stata una figura di importanza determinante per la mia modesta cultura e per l’incitazione a leggere. Lui che leggeva di tutto, voracemente e mi sollecitava; per questo lo ringrazio, sperando che mi senta dall’aldilà. Cominciò, dopo lo studio e le letture classiche, tragedie e commedie greche e latine, fino ad affrontare le opere di Freud che io assumevo dopo di lui, con una strana curiosità che mi ha segnato per tutta la vita. Poi e nello stesso tempo, gli autori russi, americani, francesi, spagnoli…, fino all’incredibile lettura di un altrettanto incredibile racconto “Il bevitore di vino di palma”, frase ripetuta all’infinito di quel narratore, Amos Tutuola, che raccontava del suo popolo, gli Yoruba. Fu un esercizio masochistico oltre misura per dare il segno non solo a noi stessi di quella voracità e curiosità amplificata nel tempo. Poi le raccolte dei “rilegati verdi” della collana Edizioni Medusa ed i gialli di grandi fattura. Tutto e di tutto insomma, in una misura esagerata. Oggi, mi trovo di notte a leggere tutti i “moderni”, prediligendo gli autori italiani perché scrivono nella mia lingua; e questa è un’altra storia: le traduzioni di autori stranieri sicuramente falsificano il significato non solo delle semplici parole, ma gli idiomi, il circolo del pensiero e del racconto, le intime motivazioni della scrittura ed i derivati sentimenti di spontanee risate notturne. La mia camera e le altre stanze, di cui ho la disposizione forzata contro i miei familiari che sopportano a malapena le improvvise incursioni di depositi, compresa la il vecchio tetto della casa di Mosciano che mi attende con nostalgica passione, è piena di libri, chiusi, aperti, letti, letti a metà, interrotti, riletti, qualche volta buttati all’aria con un atto irriverente per l’autore ma di liberazione per me quando scopro di avere preso una bufala. Non è rabbia, ma dispiacere per l’autore e per chi ha il coraggio di pubblicare libri e romanzi orrendi. Ma il mio amore è per Piero Chiara con i suoi racconti e per Camilleri.
Andrea Camilleri, croce e delizia, per le sue repentine ristampe con copertine diverse; quante fregature ho preso, perché distratto e ormai prigioniero della sclerosi da ricordo, e perché ho acquistato di tutto dell’autore, doppioni di libri già letti.
Oggi ho piacere di leggere gli emergenti non dimenticando di ripetere il “rispolvero” dei classici che Andrea De Carlo ha definito “pietrificati dal tempo” (ma non credo sia stata la sua intenzione finale, considerato che i capolavori non si fossilizzano mai ma sono sempre vivi ed attuali). Ho letto in una notte “Lei e Lui” di Ammanniti ed adesso sono alle prese con il grande Andrea De Carlo “Ioelei”, romanzo dove la scrittura ed il pensiero sono formidabili esercizi introspettivi di un amore difficile. Poi, con grande gusto, gli altri, molti dei quali assimilati al mio pensiero di storie “paesane ed ironiche”. Ma per me è difficile fare un elenco esaustivo, nel quale vanno ricompresi tutti da Umberto Eco ad Andrea Vitali, dato il vortice che mi trascina in questo frangente finale della mia vita e mi terrà sempre sospeso fino alla fine di questo spezzatino notturno, come mio padre che morì con “L’Eneide” in mano.
GIUSEPPE MASSI.
Pubblicato su "La Piazza" n.3 febb.2011, pag. Edito dall'Associazione "La Locomotiva" Mosciano Sant'Angelo.
In un passaggio televisivo di egregia fattura, ho rivisto Carlo Fruttero dichiarare e declamare, tra una sigaretta e l’altra, magari di nascosto della moglie o della figlia, la storia della sua vita e delle sue opere. Carlo Fruttero è la mia ossessione ( da ultimo “Mutandine di chiffon”; pensate non mai riesco a finire di leggere il libro a quattro mani con Lucentini “A che punto è la notte”; lo leggo e poi lo abbandono a tre quarti; inizio a rileggerlo daccapo e poi lo abbandono nuovamente, quasi come un amore non convinto con appuntamenti mancati che si rinnovano all’infinito, purtroppo nella difficoltà di lettura di un pensiero anche criptico. Il prete don Pezza nella chiesa di Santa Reparata, con la teoria dello “pneuma” ed il castello di tubi all’interno della casa di Dio. Poi i vari personaggi, affaticati, problematici e sofferenti. Fruttero in quell’intervista ha affermato- e mi sono commosso- che per lui la lettura è come lo “zapping televisivo” o giù di lì. Prende, legge, lascia, riprende, questo o quel libro, quel romanzo, quel saggio; sicuramente questo non per la Poesia, che si brucia in attimi lirici e riflessivi, che con concedono pause o abbandoni repentini. Per me, vorace lettore, è la stessa cosa. Per me, ormai costretto a notturne divagazioni, in prigionia del letto, per poi evadere prima dell’alba, la lettura è uno spezzatino. Mi spiego, calma, non parliamo di culinaria. Compro libri in quantità perché, ormai, la lettura è una droga da consumare di notte e nei piacevoli pomeriggi di quel letto che, con la notte, guadagno con piacere, come una liberazione al contrario. L’appuntamento della lettura è come un randez-vous con un amico che non ha mai lasciato e di cui non ti sei dimenticato. Mio fratello è stata una figura di importanza determinante per la mia modesta cultura e per l’incitazione a leggere. Lui che leggeva di tutto, voracemente e mi sollecitava; per questo lo ringrazio, sperando che mi senta dall’aldilà. Cominciò, dopo lo studio e le letture classiche, tragedie e commedie greche e latine, fino ad affrontare le opere di Freud che io assumevo dopo di lui, con una strana curiosità che mi ha segnato per tutta la vita. Poi e nello stesso tempo, gli autori russi, americani, francesi, spagnoli…, fino all’incredibile lettura di un altrettanto incredibile racconto “Il bevitore di vino di palma”, frase ripetuta all’infinito di quel narratore, Amos Tutuola, che raccontava del suo popolo, gli Yoruba. Fu un esercizio masochistico oltre misura per dare il segno non solo a noi stessi di quella voracità e curiosità amplificata nel tempo. Poi le raccolte dei “rilegati verdi” della collana Edizioni Medusa ed i gialli di grandi fattura. Tutto e di tutto insomma, in una misura esagerata. Oggi, mi trovo di notte a leggere tutti i “moderni”, prediligendo gli autori italiani perché scrivono nella mia lingua; e questa è un’altra storia: le traduzioni di autori stranieri sicuramente falsificano il significato non solo delle semplici parole, ma gli idiomi, il circolo del pensiero e del racconto, le intime motivazioni della scrittura ed i derivati sentimenti di spontanee risate notturne. La mia camera e le altre stanze, di cui ho la disposizione forzata contro i miei familiari che sopportano a malapena le improvvise incursioni di depositi, compresa la il vecchio tetto della casa di Mosciano che mi attende con nostalgica passione, è piena di libri, chiusi, aperti, letti, letti a metà, interrotti, riletti, qualche volta buttati all’aria con un atto irriverente per l’autore ma di liberazione per me quando scopro di avere preso una bufala. Non è rabbia, ma dispiacere per l’autore e per chi ha il coraggio di pubblicare libri e romanzi orrendi. Ma il mio amore è per Piero Chiara con i suoi racconti e per Camilleri.
Andrea Camilleri, croce e delizia, per le sue repentine ristampe con copertine diverse; quante fregature ho preso, perché distratto e ormai prigioniero della sclerosi da ricordo, e perché ho acquistato di tutto dell’autore, doppioni di libri già letti.
Oggi ho piacere di leggere gli emergenti non dimenticando di ripetere il “rispolvero” dei classici che Andrea De Carlo ha definito “pietrificati dal tempo” (ma non credo sia stata la sua intenzione finale, considerato che i capolavori non si fossilizzano mai ma sono sempre vivi ed attuali). Ho letto in una notte “Lei e Lui” di Ammanniti ed adesso sono alle prese con il grande Andrea De Carlo “Ioelei”, romanzo dove la scrittura ed il pensiero sono formidabili esercizi introspettivi di un amore difficile. Poi, con grande gusto, gli altri, molti dei quali assimilati al mio pensiero di storie “paesane ed ironiche”. Ma per me è difficile fare un elenco esaustivo, nel quale vanno ricompresi tutti da Umberto Eco ad Andrea Vitali, dato il vortice che mi trascina in questo frangente finale della mia vita e mi terrà sempre sospeso fino alla fine di questo spezzatino notturno, come mio padre che morì con “L’Eneide” in mano.
GIUSEPPE MASSI.
Pubblicato su "La Piazza" n.3 febb.2011, pag. Edito dall'Associazione "La Locomotiva" Mosciano Sant'Angelo.
opinio
Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "SAN VALENTINO":
sono completamente d'accordo su quello che ha scritto a riguardo la
festa del consumismo san valentino,una festa che non esiste,serve
soltanto a buttare denaro.
san valentino anche la festa di molte coppie ipocrite, che durante la
classica cena si scambiano amore eterno,ma che il giorno dopo o casomai
la sera stessa dopo che sono tornati uno a casa propria se ne vanno a
scopare con l'amante di turno dove tirano fuori tutto quello che non
fanno con il loro partner a cui hanno giurato amore eterno.
sono completamente d'accordo su quello che ha scritto a riguardo la
festa del consumismo san valentino,una festa che non esiste,serve
soltanto a buttare denaro.
san valentino anche la festa di molte coppie ipocrite, che durante la
classica cena si scambiano amore eterno,ma che il giorno dopo o casomai
la sera stessa dopo che sono tornati uno a casa propria se ne vanno a
scopare con l'amante di turno dove tirano fuori tutto quello che non
fanno con il loro partner a cui hanno giurato amore eterno.
lunedì 14 febbraio 2011
SAN VALENTINO
AUGURI A TUTTI GLI INNAMORATI, SE ANCORA CI SONO.
RIFUGGITE LA FESTA E STATEVENE DA SOLI, NON PARTECIPATE ALLE SOLITE ADUNATE ORRENDE DI PRANZI, CENE, SPUMANTI E SENTIMENTI POSTICCI DALLE VELINATE DI ATTUALI COSTUMI. RIFUGGITE LE OFFERTE DI RISTORANTI E LOCALI DOVE SI MANGERANNO: FACCOTTINI AL BACIO, CUORICINI AL SUCCO D'AMORE, BIGNE' DEI FIDANZATINI IN SALSA DI MIELE E ALTRE SCHIFEZZE VARIE, IL TUTTO CON I CAPPELLINI DI PLASTICA, PALLONCINI COLORATI E FISCHIETTI DELLE SOLITE AMERICANATE. LONTANO, DA QUI, LONTANO CON IL SOLO VOSTRO AUTENTICO SENTIMENTO E MAGARI DAVANTI AD UN SEMPLICE PIATTO DI PASTA ALLE VONGOLE. AUGURI A TUTTI.
RIFUGGITE LA FESTA E STATEVENE DA SOLI, NON PARTECIPATE ALLE SOLITE ADUNATE ORRENDE DI PRANZI, CENE, SPUMANTI E SENTIMENTI POSTICCI DALLE VELINATE DI ATTUALI COSTUMI. RIFUGGITE LE OFFERTE DI RISTORANTI E LOCALI DOVE SI MANGERANNO: FACCOTTINI AL BACIO, CUORICINI AL SUCCO D'AMORE, BIGNE' DEI FIDANZATINI IN SALSA DI MIELE E ALTRE SCHIFEZZE VARIE, IL TUTTO CON I CAPPELLINI DI PLASTICA, PALLONCINI COLORATI E FISCHIETTI DELLE SOLITE AMERICANATE. LONTANO, DA QUI, LONTANO CON IL SOLO VOSTRO AUTENTICO SENTIMENTO E MAGARI DAVANTI AD UN SEMPLICE PIATTO DI PASTA ALLE VONGOLE. AUGURI A TUTTI.
sabato 12 febbraio 2011
Decotto incantato 2- MOSCIANO E I NUOVI VANDALI.
"L'arte, i vandali e noi" è il nuovo libro di Gian Antonio Stella e Sergio Izzo.
Si parla delle devastazioni ambientali e dei crimini commessi contro il nostro patrimonio storico ed architettonico.
Anche nella piccola Mosciano ci sono stati e ci sono i nuovi VANDALI: una classe politica imbelle fatta di imbecilli ed ignoranti, con autentico vuoto atomico nella sola scatola cranica, appunto vuota, al servizio di urbanisti e progettisti senza scrupoli a loro volta al servizio della CUPOLA EDILIZIA. A cominciare dalla devastazione della piazza Saliceti a finire alla orrenda sede delle poste, proprio attaccata all'antica e bellissima chiesa del Rosario; e poi le cementificazioni delle nostre antiche mura (campetto del prete)e la previsione della demolizione di parte nord del belvedere (di quello che resta) e l'oscuramento della vista sud del Convento dei Frati, altra opera di pregio. Una certa amministrazione di sinistra commissionò LE MUTANDE alle piante dell'allora via Regina Margherita, oggi Via Passamonti; mutande di mattoni, orrende, ingombranti che soffocarono le antiche piante di quel viale allora solare. E poi i giardini di cemento...fino all'incuria denunciata più volte dall'Associazione Radici e dal giornale Radici, della mattonella del 1397 posta sulla facciata della torre Acquaviva, inutilmente. l'elenco degli orrori è lungo. Invitiamo l'Italia tutta a visitare questo paesello ed a rendersi conto dei vandalismi commessi dagli imbecilli del potere senza sensibilità e cultura. E poi ci sarà qualcuno che parlerà della lesione della nostra immagine, immagine fatta di cittadinanze onorarie e di finta cultura, di ringraziamenti dei maggiordometti della politica da pollaio e di fasce, nastri, diplomi, medagliette, coppe e coppette...
Tanti auguri imbecilli e simpatici ignorantoni! Giuseppe Massi.
Si parla delle devastazioni ambientali e dei crimini commessi contro il nostro patrimonio storico ed architettonico.
Anche nella piccola Mosciano ci sono stati e ci sono i nuovi VANDALI: una classe politica imbelle fatta di imbecilli ed ignoranti, con autentico vuoto atomico nella sola scatola cranica, appunto vuota, al servizio di urbanisti e progettisti senza scrupoli a loro volta al servizio della CUPOLA EDILIZIA. A cominciare dalla devastazione della piazza Saliceti a finire alla orrenda sede delle poste, proprio attaccata all'antica e bellissima chiesa del Rosario; e poi le cementificazioni delle nostre antiche mura (campetto del prete)e la previsione della demolizione di parte nord del belvedere (di quello che resta) e l'oscuramento della vista sud del Convento dei Frati, altra opera di pregio. Una certa amministrazione di sinistra commissionò LE MUTANDE alle piante dell'allora via Regina Margherita, oggi Via Passamonti; mutande di mattoni, orrende, ingombranti che soffocarono le antiche piante di quel viale allora solare. E poi i giardini di cemento...fino all'incuria denunciata più volte dall'Associazione Radici e dal giornale Radici, della mattonella del 1397 posta sulla facciata della torre Acquaviva, inutilmente. l'elenco degli orrori è lungo. Invitiamo l'Italia tutta a visitare questo paesello ed a rendersi conto dei vandalismi commessi dagli imbecilli del potere senza sensibilità e cultura. E poi ci sarà qualcuno che parlerà della lesione della nostra immagine, immagine fatta di cittadinanze onorarie e di finta cultura, di ringraziamenti dei maggiordometti della politica da pollaio e di fasce, nastri, diplomi, medagliette, coppe e coppette...
Tanti auguri imbecilli e simpatici ignorantoni! Giuseppe Massi.
mercoledì 9 febbraio 2011
giovedì 3 febbraio 2011
LA FALSA TESTIMONIANZA
Portateli via da lì, questi c'è rischio che possono cantare e vuotare il sacco.
Uno dei Comandamenti è "Non dire o fare falsa testimonianza"; che dicono la Chiesa ed i preti ? Chi dice o fa falsa testimonianza pecca ? E se pecca, quale è la penitenza ? Se continuano a peccare, possono entrare in Chiesa o possono ricevere la Comunione ? Cicù, cicù: qualcuno mi risponda. Anche le beghine , i codini, i benpensanti et cetera, possono partecipare; non costa niente, solo rispondere alla propria COSCIENZA CRISTIANA. C'è qualche Prete che ha già avuto ed ha questo coraggio.
Giuseppe Massi.
Uno dei Comandamenti è "Non dire o fare falsa testimonianza"; che dicono la Chiesa ed i preti ? Chi dice o fa falsa testimonianza pecca ? E se pecca, quale è la penitenza ? Se continuano a peccare, possono entrare in Chiesa o possono ricevere la Comunione ? Cicù, cicù: qualcuno mi risponda. Anche le beghine , i codini, i benpensanti et cetera, possono partecipare; non costa niente, solo rispondere alla propria COSCIENZA CRISTIANA. C'è qualche Prete che ha già avuto ed ha questo coraggio.
Giuseppe Massi.
giovedì 27 gennaio 2011
GITA AD ARCORE DA MOSCIANO
L'altra sera, alla puntata di Ballarò, il Ministro Rotondi ha detto che alla villa Arcore può entrare chi vuole. Sono rimasto affascinato dalla voce del ministro che ricorda quella di paperino, con un labiale spiccicato a quello del noto pennuto. Ed allora, con alcuni amici di Mosciano abbiamo pensato di andare in gita ad Arcore per visitare la munifica villa. Chi è interessato potrà venire con noi ma non prenderà un soldo, forse è stata chiusa la borsa. Si accettano prenotazioni con scorte di salsicce e presciutti (che brutte parole), ma anche SALAMI ! Giuseppe Massi.
giovedì 20 gennaio 2011
DECOTTO INCANTATO
La incontenibile passione della protesta di chi crede.
Puttanaio, Lupanare, Casino, Meretricio.
La legge punisce gli spacciatori e gli utilizzatori finali.
La dissertazione notturna tra due viaggiatori del tempo della vita.
Il mio amico Pasquale dice che non c'è differenza; l'altro amico Vitaliano dice che la differenza consiste nelle circostanze della verifica dell'effettivo pagamento.
Che ne dicono i codini, le beghine, le sciacquette, , gli sciacquoni, gli smerdini (termine toscano)e i contubernali del puttanaio? Le sciacquette e gli sciacquoni che fanno le "faccette" in TV, negano e annuiscono come le bertucce al soldo del padrone; insitono fino alla fine, fino alla salutare bevuta fino all'ultima goccia di amaro e del veleno di cui dovranno confessarsi, sperando ancora nel soldo del padrone e nelle nomine.
Io sono un pregatore nottuno e solitario della mia religione; sfuggo alle celebrazioni chiesaiole, specie per il rischio di dovere stringere, con imbarazzo, le mani di chi non conosco quando è pronuciato il comando "scambiatevi un segno di pace" e te la stendono a tradimento, gomitando con l'alito cattivo magari di quel veleno (non tutti), ma credo con la fede della mia coscienza.
Per fortuna che c'è la nostra Sorella Morte, per me e per tutti, anche per i padroni di turno che non riescono ad immaginare (o lo immaginano con terrore) che dopo la loro FINE lasceranno alla storia la PUZZA della loro vita.
Loro che fanno sono veri credenti ? Vergognamoci di essere italiani ? Pentitevi, PENITENZIATEVI.
Giuseppe Massi Direttore responsabile di "Radici".
Puttanaio, Lupanare, Casino, Meretricio.
La legge punisce gli spacciatori e gli utilizzatori finali.
La dissertazione notturna tra due viaggiatori del tempo della vita.
Il mio amico Pasquale dice che non c'è differenza; l'altro amico Vitaliano dice che la differenza consiste nelle circostanze della verifica dell'effettivo pagamento.
Che ne dicono i codini, le beghine, le sciacquette, , gli sciacquoni, gli smerdini (termine toscano)e i contubernali del puttanaio? Le sciacquette e gli sciacquoni che fanno le "faccette" in TV, negano e annuiscono come le bertucce al soldo del padrone; insitono fino alla fine, fino alla salutare bevuta fino all'ultima goccia di amaro e del veleno di cui dovranno confessarsi, sperando ancora nel soldo del padrone e nelle nomine.
Io sono un pregatore nottuno e solitario della mia religione; sfuggo alle celebrazioni chiesaiole, specie per il rischio di dovere stringere, con imbarazzo, le mani di chi non conosco quando è pronuciato il comando "scambiatevi un segno di pace" e te la stendono a tradimento, gomitando con l'alito cattivo magari di quel veleno (non tutti), ma credo con la fede della mia coscienza.
Per fortuna che c'è la nostra Sorella Morte, per me e per tutti, anche per i padroni di turno che non riescono ad immaginare (o lo immaginano con terrore) che dopo la loro FINE lasceranno alla storia la PUZZA della loro vita.
Loro che fanno sono veri credenti ? Vergognamoci di essere italiani ? Pentitevi, PENITENZIATEVI.
Giuseppe Massi Direttore responsabile di "Radici".
lunedì 3 gennaio 2011
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