martedì 5 gennaio 2010

La notte tra il cinque ed il sei gennaio, al palazzo gli assessori mettono la calza nel camino.

E' successo al palazzo. Ci siamo svegliati con i soliti vecchi e gioiosi ricordi della Befana, con il calore nostro antico e dei nostri piccoli, per la gioia della sorpresa dei regali gandi e piccoli, disdegnando la classica cenere e carbone. Ma quest'anno è successa una cosa straordinaria; abbiamo ricevuto la notizia mattutina che gli assessori comunali, nottetempo, hanno messo la loro calza (chi ha il camino al focolare, e chi non ce l'ha ai piedi del letto) per ricevere dal prode Orazio, oggi nella veste di Befana, la buona notizia che ognun spera di restare seduto alla poltrona; e sì perchè il primo gennaio del 2010 è entrata in vigore la legge finanziaria n.191 del 23/12/2009 che, al comma 175 dell'art.2, ha disposto la riduzione ad un quarto del numero massimo degli assessori; la disposizione è in vigore, come detto da subito, dal primo gennaio: apriti cielo ! sconcerto, indignazione, svenimenti, litigi in famiglia, sgomento di chi aveva riposto nello stipendio di assessore (si deve chiamare così) la fonte di sostegno di particolare importanza. Ed allora i nostri si sono interrogati ed hanno interrogato i superavvocati, gli esperti, magari  telefonando a destra ed a manca per salvare la loro posizione. Ma la legge è legge: chi uscirà? Chi sarà tra i sei il fortunato ? Al bar di prima mattina è circolata la notizia che il prode Orazio ha pensato, male che vada, di attuate la cosiddetta staffetta, tra i sei, magari usando anche il rimpasto (che non è cosa che si mangia). Una cosa è certa gli assessori devono tornare a quattro come aveva previsto lo statuto comunale e poi, con un colpo di mano, imperante il prode Franco (GRAZIE FRANCO), furono portati a sei per soddisfare l'appetito di qualcuno. Adesso manca l'ultimo passo: portare al cinquanta per cento l'importo della indennità (stipendio); riusciranno i nostri eroi...?

Nessun commento:

Posta un commento