giovedì 23 giugno 2011
sabato 18 giugno 2011
Edizione straordinaria
MENTRE LA GIUNTA COMUNALE IL GIORNO 8 GIUGNO 2011 AUMENTA LE TASSE
Tra palette, papere mute in “sottovuoto spinto” e “inutili nascondigli”.
Ho assistito, così per diletto e per curiosità, in pregiudizio del mio prezioso tempo a disposizione, ad un recente consiglio comunale nel quale si “dibatteva” del rendiconto al bilancio dell’anno 2010. Non parlerò degli argomenti posti all’ordine del giorno, perché questo mio scritto è posto ad analizzare il valore politico della rappresentanza della maggioranza consiliare.
Ho avuto la ricorrente pessima impressione di una maggioranza pressoché muta di fronte ad un importante ordine del giorno quale quello del rendiconto anno 2010.
Non è la prima volta che mi capita di assistere ad uno spettacolo deprimente del massimo organo consiliare del nostro Comune, dove non vi è alcuna nota di novità rispetto alle precedenti amministrazioni; anzi la situazione è aggravata, nonostante le roboanti annunciazioni di un fantomatico cambiamento e nonostante le mie esortazioni al pentimento. Assessori muti, relazione dell’assessore al bilancio deprimente in un tono “ragioneristico- scolastico- contabile” senza alcuna nota di particolare livello ed analisi di rilievo. Dall’altra parte una minoranza, quella di “Nuovi Orizzonti” e di Alternativa per Mosciano” (gruppi i più significativi ed attivi), che ha portato argomenti ed interrogativi di pregevole rilievo sul documento nel segno di una puntuale analisi di valore politico e programmatorio.
L’assessore Sottanella, bontà sua, è stata al centro di una “bufera” di fronte all’azione condotta dai due gruppi consiliari, che la incalzavano, fino al punto di richiederle ragioni della sua assenza nella seduta di Giunta in occasione della preventiva relazione dell’importante documento.
Silenzio assoluto o risposte evasive ed inconcludenti che testimoniano ancora una volta la palese crisi della Giunta Di Marcello e della maggioranza di quella “Mosciano Democratica” che, come ho detto in più occasioni, ancora deve dimostrare la valenza della sua titolazione (democratica?).
Ma quello che più ha portato ilarità in quel triste pomeriggio, è stata l’entrata elegante del Vice Sindaco Marco Poltrone, elegante in tutti i sensi, anche per lo splendido vestito da cerimonia (Marco, nonostante tutto è un bel ragazzo), il quale, a quanto dicono i ben informati, era in attesa della conclusione del voto per il bilancio (faceva ciacè dietro la porta, insomma come qualche altroantenato di comune conoscenza) e poi, a voto concluso, ha fatto la sua trionfale entrata, quasi come un “deus ex machina” (dal greco"ἀπὸ μηχανὴς θεός" ("apò mēchanḗs theós").. Il voto (come tutti i voti-vuoti-spinti) di questa maggioranza, rappresentato dalla squalificante “alzata di palette” nel pieno mutismo dialettico o di qualificante contraddittorio: “porelli” per dirla alla romana.
Mi vien fatto di ricordare, in epoca non più recente, quando altre “papere mute”, magari della stessa radice politica, reggevano le sorti di questa moscianetta offesa e vilipesa per l’assenza di cultura, di fantasia, di dignità… e chi ne ha più ne metta. Ma un vento nuovo sta cambiando, come per il recente voto amministrativo ed il recente innalzante esito del referendum: un vento che travolgerà questa maggioranza incapace ed allo sbando; un vento che ci fa sperare in una Mosciano migliore, senza palette,senza le “solite papere mute”, senza le rituali e pavide “ciacè”, senza gli inutili ed umilianti nascondigli. Se così non fosse, allora al buio si aggiungeranno le tenebre più profonde, più della pece, quella delle incollature alle modestissime poltroncine degli amministratorini, degli assessorini, dei consiglieretti in miniatura, come i disegnini consiliari e le “profonde letture” dei giornali posti a bella mostra sugli scranni, così, come testimonianza della profondità di una improbabile “materia cerebrale” oggi prigioniera di un imbarazzante “sottovuoto spinto”, nella tenebrosa cassa cranica, oltre, ovviamente, ai traffici telefonici di recente innalzante evidenza, per la gioia e premio delle “papere mute”.
Ancora i ben informati parlano di “litigi interni” o maldipancia della lista Mosciano Democratica, segretamente come il loro solito storico, al segno delle “papere mute”; ma non c’è da farsi illusione, vinceranno sempre l’ignavia, i camomillatori e i sollevatori di palette, oltre, ovviamente, il sempre presente INCIUCIO spalmato tra segretissimi ammiccamenti ed altro indecifrabile “progetto associativo”. Alla fine i due gruppi consiliari “Nuovi Orizzonti per Mosciano” e “Alternativa per Mosciano” hanno pubblicato un manifesto informativo e di protesta, anche per la parte relativa alla tardiva nomina del capo del gruppo consiliare di maggioranza funzione dismessa dal sig.Beltramba, passato a maggior gloria (assessore).
Giuseppe Massi
Il grande successo del referendum
In Italia è successa una cosa straordinaria: il Popolo ha vinto la battaglia referendaria, dopo tanto tempo e tanti tentativi falliti a causa la deviazione forzata di uno strumentale dissenso da chi detiene il potere e contro chi invitava a non votare, come il caimano ed i suoi servi, battuti una seconda volta sul piano non solo del consenso, ma anche della intima ribellione. Hanno avuto sempre PAURA del Popolo, quel Popolo che oggi si è ribellato contro leggi ingiuste; hanno determinato il raggiungimento del quorum tutte le parti, compresa la parte minima della destra, la parte della Lega e quella di ogni grado del mondo della cultura e dell’ambiente; ma determinante è stata la presenza e la lotta dei giovani e di innumerevoli comitati spontanei, “oltre” e al di fuori dei partiti che, oggi, rivendicano la vittoria, appropriandosi abusivamente di questo risultato “come separati in casa”, anche a livello locale. Chi ha creduto ed “acceso” la contesa referendaria è stato in prima linea il partito di Italia dei Valori, ma per questo, dopo il risultato, non ne ha fatto uno strumento di sciocca rivendicazione.
Anche a Mosciano ha vinto il Popolo, in una sorta di nuova Primavera e di nuovo Risorgimento che dovrà spazzare, prima o poi, le cricche, la cupola, le associazioni di ipocriti sepolcri imbiancati, l’affarismo dei gruppi di cieco potere fine a se stesso, l’inciucio e gli ammiccamenti mascherati, la finta opposizione, i palettari, i telefonatori, le papere mute, gli affaristi, gli urbanisti maccheronici, l’insulto costante al nostro bel Paese ed al suo territorio, alla sua Storia alla sua Cultura. Aria, aria, aria nuova e sincera per questa nostra moscianetta che amiamo oltre ogni misura, costretti ad ingoiare i velenosi rospi della denigrazione e del malaffare, della diffidenza e della bieca delazione. Avanti Popolo di Mosciano, fatti coraggio, apri le finestre e le persiane, alza la testa e cancella tutto questo, per la nostra LIBERTA’ e per un futuro migliore per i tuoi FIGLI.
Giuseppe Massi
Tra palette, papere mute in “sottovuoto spinto” e “inutili nascondigli”.
Ho assistito, così per diletto e per curiosità, in pregiudizio del mio prezioso tempo a disposizione, ad un recente consiglio comunale nel quale si “dibatteva” del rendiconto al bilancio dell’anno 2010. Non parlerò degli argomenti posti all’ordine del giorno, perché questo mio scritto è posto ad analizzare il valore politico della rappresentanza della maggioranza consiliare.
Ho avuto la ricorrente pessima impressione di una maggioranza pressoché muta di fronte ad un importante ordine del giorno quale quello del rendiconto anno 2010.
Non è la prima volta che mi capita di assistere ad uno spettacolo deprimente del massimo organo consiliare del nostro Comune, dove non vi è alcuna nota di novità rispetto alle precedenti amministrazioni; anzi la situazione è aggravata, nonostante le roboanti annunciazioni di un fantomatico cambiamento e nonostante le mie esortazioni al pentimento. Assessori muti, relazione dell’assessore al bilancio deprimente in un tono “ragioneristico- scolastico- contabile” senza alcuna nota di particolare livello ed analisi di rilievo. Dall’altra parte una minoranza, quella di “Nuovi Orizzonti” e di Alternativa per Mosciano” (gruppi i più significativi ed attivi), che ha portato argomenti ed interrogativi di pregevole rilievo sul documento nel segno di una puntuale analisi di valore politico e programmatorio.
L’assessore Sottanella, bontà sua, è stata al centro di una “bufera” di fronte all’azione condotta dai due gruppi consiliari, che la incalzavano, fino al punto di richiederle ragioni della sua assenza nella seduta di Giunta in occasione della preventiva relazione dell’importante documento.
Silenzio assoluto o risposte evasive ed inconcludenti che testimoniano ancora una volta la palese crisi della Giunta Di Marcello e della maggioranza di quella “Mosciano Democratica” che, come ho detto in più occasioni, ancora deve dimostrare la valenza della sua titolazione (democratica?).
Ma quello che più ha portato ilarità in quel triste pomeriggio, è stata l’entrata elegante del Vice Sindaco Marco Poltrone, elegante in tutti i sensi, anche per lo splendido vestito da cerimonia (Marco, nonostante tutto è un bel ragazzo), il quale, a quanto dicono i ben informati, era in attesa della conclusione del voto per il bilancio (faceva ciacè dietro la porta, insomma come qualche altroantenato di comune conoscenza) e poi, a voto concluso, ha fatto la sua trionfale entrata, quasi come un “deus ex machina” (dal greco"ἀπὸ μηχανὴς θεός" ("apò mēchanḗs theós").. Il voto (come tutti i voti-vuoti-spinti) di questa maggioranza, rappresentato dalla squalificante “alzata di palette” nel pieno mutismo dialettico o di qualificante contraddittorio: “porelli” per dirla alla romana.
Mi vien fatto di ricordare, in epoca non più recente, quando altre “papere mute”, magari della stessa radice politica, reggevano le sorti di questa moscianetta offesa e vilipesa per l’assenza di cultura, di fantasia, di dignità… e chi ne ha più ne metta. Ma un vento nuovo sta cambiando, come per il recente voto amministrativo ed il recente innalzante esito del referendum: un vento che travolgerà questa maggioranza incapace ed allo sbando; un vento che ci fa sperare in una Mosciano migliore, senza palette,senza le “solite papere mute”, senza le rituali e pavide “ciacè”, senza gli inutili ed umilianti nascondigli. Se così non fosse, allora al buio si aggiungeranno le tenebre più profonde, più della pece, quella delle incollature alle modestissime poltroncine degli amministratorini, degli assessorini, dei consiglieretti in miniatura, come i disegnini consiliari e le “profonde letture” dei giornali posti a bella mostra sugli scranni, così, come testimonianza della profondità di una improbabile “materia cerebrale” oggi prigioniera di un imbarazzante “sottovuoto spinto”, nella tenebrosa cassa cranica, oltre, ovviamente, ai traffici telefonici di recente innalzante evidenza, per la gioia e premio delle “papere mute”.
Ancora i ben informati parlano di “litigi interni” o maldipancia della lista Mosciano Democratica, segretamente come il loro solito storico, al segno delle “papere mute”; ma non c’è da farsi illusione, vinceranno sempre l’ignavia, i camomillatori e i sollevatori di palette, oltre, ovviamente, il sempre presente INCIUCIO spalmato tra segretissimi ammiccamenti ed altro indecifrabile “progetto associativo”. Alla fine i due gruppi consiliari “Nuovi Orizzonti per Mosciano” e “Alternativa per Mosciano” hanno pubblicato un manifesto informativo e di protesta, anche per la parte relativa alla tardiva nomina del capo del gruppo consiliare di maggioranza funzione dismessa dal sig.Beltramba, passato a maggior gloria (assessore).
Giuseppe Massi
Il grande successo del referendum
In Italia è successa una cosa straordinaria: il Popolo ha vinto la battaglia referendaria, dopo tanto tempo e tanti tentativi falliti a causa la deviazione forzata di uno strumentale dissenso da chi detiene il potere e contro chi invitava a non votare, come il caimano ed i suoi servi, battuti una seconda volta sul piano non solo del consenso, ma anche della intima ribellione. Hanno avuto sempre PAURA del Popolo, quel Popolo che oggi si è ribellato contro leggi ingiuste; hanno determinato il raggiungimento del quorum tutte le parti, compresa la parte minima della destra, la parte della Lega e quella di ogni grado del mondo della cultura e dell’ambiente; ma determinante è stata la presenza e la lotta dei giovani e di innumerevoli comitati spontanei, “oltre” e al di fuori dei partiti che, oggi, rivendicano la vittoria, appropriandosi abusivamente di questo risultato “come separati in casa”, anche a livello locale. Chi ha creduto ed “acceso” la contesa referendaria è stato in prima linea il partito di Italia dei Valori, ma per questo, dopo il risultato, non ne ha fatto uno strumento di sciocca rivendicazione.
Anche a Mosciano ha vinto il Popolo, in una sorta di nuova Primavera e di nuovo Risorgimento che dovrà spazzare, prima o poi, le cricche, la cupola, le associazioni di ipocriti sepolcri imbiancati, l’affarismo dei gruppi di cieco potere fine a se stesso, l’inciucio e gli ammiccamenti mascherati, la finta opposizione, i palettari, i telefonatori, le papere mute, gli affaristi, gli urbanisti maccheronici, l’insulto costante al nostro bel Paese ed al suo territorio, alla sua Storia alla sua Cultura. Aria, aria, aria nuova e sincera per questa nostra moscianetta che amiamo oltre ogni misura, costretti ad ingoiare i velenosi rospi della denigrazione e del malaffare, della diffidenza e della bieca delazione. Avanti Popolo di Mosciano, fatti coraggio, apri le finestre e le persiane, alza la testa e cancella tutto questo, per la nostra LIBERTA’ e per un futuro migliore per i tuoi FIGLI.
Giuseppe Massi
martedì 14 giugno 2011
IL CANTO DEL CUCU'
Il canto del cucù.
1-cucù la privatizzazione non c'è più.
2-cucù il nucleare non c'è più.
3-cucù l'impedimento non c'è più.
Giuseppe Massi
1-cucù la privatizzazione non c'è più.
2-cucù il nucleare non c'è più.
3-cucù l'impedimento non c'è più.
Giuseppe Massi
QUALE MAGGIORANZA?
I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI COMUNALI DI MINORANZA DENUNCIANO ALLA COLLETTIVITA’ QUANTO SEGUE:
1)L’ASSESSORE AL BILANCIO, ANGELA SOTTANELLA, NON HA VOTATO IN GIUNTA L’APPROVAZIONE DEL RENDICONTO AL BILANCIO 2010, PERCHE’ ASSENTE. CHI AVRA’ SVOLTO LA RELAZIONE AL SUO POSTO?
2)DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE DELL’11.06.2010 ANCHE IL VICE-SINDACO, MARCO POLTRONE, NON HA VOTATO L’APPROVAZIONE DEL RENDICONTO AL BILANCIO 2010, ATTENDENDO, NELLA SALA GIUNTA (“STANZA DEI BOTTONI”), CHE TERMINASSE LA VOTAZIONE, PER ENTRARE IN CONSIGLIO COMUNALE SUBITO DOPO;
3)IL PARTITO DEMOCRATICO, CON I SUOI CONSIGLIERI ELETTI, HA APPROVATO IL RENDICONTO 2010 AL BILANCIO SENZA CAPOGRUPPO, DOPO LE DIMISSIONI, DA TALE NOMINA, DI ROBERTO BELTRAMBA;
4)SINISTRA, ECOLOGIA E LIBERTA’, NELLE PERSONE DEI SUOI CONSIGLIERI ELETTI, MAROZZI MAURIZIO E LUCIANO PALANDRANI (ANCHE ASS.ALL’AMBIENTE E COMMERCIO), NON HA RIFERITO ALCUNCHE’ SUL RENDICONTO AL BILANCIO 2010. (FORSE IMPEGNATI IN ALTRO? VEDI CONSUMI TELEFONICI DELL’ASS.PALANDRANI);
5)RESTA UNA SOLA DOMANDA:
MA QUALE MAGGIORANZA?
Per Nuovi Orizzonti
Maria Cristina Cianella, Massimo Martini
Per Alternativa per Mosciano
Emilia Di Matteo
lunedì 13 giugno 2011
VIVA L'ITALIA VIVA IL POPOLO SOVRANO !
----Messaggio originale----
Da: organizzazione@italiadeivalori.it
Data: 13-giu-2011 16.57
A: "Massi Giuseppe"
Ogg: SI, SI, SI, SI quattro volte=?iso-8859-1?Q?=20=85=20?=e quattro volte GRAZIE!
Giuseppe ce l’abbiamo fatta il quorum è raggiunto, gli Italiani hanno premiato lo sforzo di chi si è voluto battere a tutela di diritti essenziali quali ambiente, acqua e giustizia.
Grazie!
Un risultato eccezionale, che ha premiato i referendum fortemente voluti da Italia dei Valori e dal suo presidente Antonio Di Pietro, ottenuto grazie alla mobilitazione di milioni di Cittadini ….. un successo della democrazia che ti ha visto protagonista.
Grazie!
Avevamo evidenziato le ragioni e l’importanza del voto; avevamo chiesto il tuo contributo attivo che è puntualmente arrivato, a dimostrazione che la forza delle giuste idee muove le coscienze.
Grazie!
Ora dobbiamo costruire, insieme a quanti condividono l'importanza del bene collettivo, una credibile alternativa di governo e rafforzare la rete di persone perbene in grado di amplificarne il progetto.
E’ il momento di far conoscere ad amici, parenti e conoscenti, le proposte di Italia dei Valori; un modo semplice e non invadente è quello di comunicare ai tuoi contatti il sito IDV www.italiadeivalori.it e suggerir loro di tenersi informati semplicemente compilando il format su http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/ubik/tesseramento/index.php
Grazie per il tuo impegno!
a presto
Ivan Rota e Ignazio Messina
------------------------------------
UFFICIO NAZIONALE ORGANIZZATIVO
Via Santa Maria in Via, 12 - 00187 Roma
on. Ivan Rota
Responsabile Organizzazione IdV
Palazzo Marini 2 - Via Poli, 13 - 00187 Roma
tel. 06.67605752 - fax 06.67603393
e-mail rota_i@camera.it
on. Ignazio Messina
Responsabile Eletti ed Enti Locali IdV
Palazzo Marini 2 - Via Poli, 13 - 00187 Roma
tel. 06.67603401 - fax 06.67604216
e-mail messina_i@camera.it
Da: organizzazione@italiadeivalori.it
Data: 13-giu-2011 16.57
A: "Massi Giuseppe"
Ogg: SI, SI, SI, SI quattro volte=?iso-8859-1?Q?=20=85=20?=e quattro volte GRAZIE!
Giuseppe ce l’abbiamo fatta il quorum è raggiunto, gli Italiani hanno premiato lo sforzo di chi si è voluto battere a tutela di diritti essenziali quali ambiente, acqua e giustizia.
Grazie!
Un risultato eccezionale, che ha premiato i referendum fortemente voluti da Italia dei Valori e dal suo presidente Antonio Di Pietro, ottenuto grazie alla mobilitazione di milioni di Cittadini ….. un successo della democrazia che ti ha visto protagonista.
Grazie!
Avevamo evidenziato le ragioni e l’importanza del voto; avevamo chiesto il tuo contributo attivo che è puntualmente arrivato, a dimostrazione che la forza delle giuste idee muove le coscienze.
Grazie!
Ora dobbiamo costruire, insieme a quanti condividono l'importanza del bene collettivo, una credibile alternativa di governo e rafforzare la rete di persone perbene in grado di amplificarne il progetto.
E’ il momento di far conoscere ad amici, parenti e conoscenti, le proposte di Italia dei Valori; un modo semplice e non invadente è quello di comunicare ai tuoi contatti il sito IDV www.italiadeivalori.it e suggerir loro di tenersi informati semplicemente compilando il format su http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/ubik/tesseramento/index.php
Grazie per il tuo impegno!
a presto
Ivan Rota e Ignazio Messina
------------------------------------
UFFICIO NAZIONALE ORGANIZZATIVO
Via Santa Maria in Via, 12 - 00187 Roma
on. Ivan Rota
Responsabile Organizzazione IdV
Palazzo Marini 2 - Via Poli, 13 - 00187 Roma
tel. 06.67605752 - fax 06.67603393
e-mail rota_i@camera.it
on. Ignazio Messina
Responsabile Eletti ed Enti Locali IdV
Palazzo Marini 2 - Via Poli, 13 - 00187 Roma
tel. 06.67603401 - fax 06.67604216
e-mail messina_i@camera.it
martedì 7 giugno 2011
Referendum del 12 e 13 giugno. TUTTI AL VOTO
CANZONE POPOLARE
"TUTTI AL VOTO, TUTTI AL VOTO
A FAR LORO LA CHIAPPE "IN QUORUM".
TUTTI AL VOTO, TUTTI AL VOTO
PER ANNULLAR LE INGIUSTE LEGGI
TUTTI AL VOTO, TUTTI AL VOTO
RIPRENDIAMCI LA LIBERTA'
LA LIBERTA', LA LIBER...TA'"
IL VOTO REFERENDARIO NON HA COLORE PARTITICO E NON APPARTIENE AI PARTITI, MA E' DEL POPOLO CHE LO ESERCITA NELLE FORME DELLA COSTITUZIONE. ESSO E' LA MASSIMA ESPRESSIONE POPOLARE AL DI SOPRA ANCHE DELLE ELEZIONI DEI NOSTRI RAPPRESENTANTI, LE QUALI SONO UN MERO ATTO DI DELEGA. NEL REFERENDUM NON VI E' DELEGA, MA MANIFESTAZIONE DIRETTA DELLA VOLONTA' POPOLARE.
GIUSEPPE MASSI
"TUTTI AL VOTO, TUTTI AL VOTO
A FAR LORO LA CHIAPPE "IN QUORUM".
TUTTI AL VOTO, TUTTI AL VOTO
PER ANNULLAR LE INGIUSTE LEGGI
TUTTI AL VOTO, TUTTI AL VOTO
RIPRENDIAMCI LA LIBERTA'
LA LIBERTA', LA LIBER...TA'"
IL VOTO REFERENDARIO NON HA COLORE PARTITICO E NON APPARTIENE AI PARTITI, MA E' DEL POPOLO CHE LO ESERCITA NELLE FORME DELLA COSTITUZIONE. ESSO E' LA MASSIMA ESPRESSIONE POPOLARE AL DI SOPRA ANCHE DELLE ELEZIONI DEI NOSTRI RAPPRESENTANTI, LE QUALI SONO UN MERO ATTO DI DELEGA. NEL REFERENDUM NON VI E' DELEGA, MA MANIFESTAZIONE DIRETTA DELLA VOLONTA' POPOLARE.
GIUSEPPE MASSI
sabato 4 giugno 2011
Il caimano annuncia ricorso
Il caimano dormiente farà ricorso davanti alla Corte Costituzionale contro la decisione della Corte di Cassazione sulla ammissibilità del referendum sul nucleare. Questo qui non la cede, nonostante la batosta che ha preso recentemente. Ma la novità più rilevante è che lunedì prossimo, cioè il 6 giugno, sarà presidente della Corte Cost., al posto di De Siervo, un Giudice vicino al centro destra con il pericolo dell'accoglimento del ricorso annunciato. Ancora una volta questa mummia ambulante andrà contro il Popolo Sovrano che è sovrano solo quando fa comodo a lui. VERGOGNA- MA NOI NON CI FACCIAMO INTIMORIRE E ANDREMO AVANTI. TUTTI AL VOTO.
venerdì 3 giugno 2011
Al popolo la Vittoria
Al Popolo la VITTORIA
Qualcuno si arrabatta, in modo dilettantistico e fazioso, ad arzigogolare sull’esito delle recenti votazioni amministrative comunali e provinciali ed in particolare per quelle dei due comuni di Milano e Napoli. Tutti sono concordi nel riconoscere la sonora “batosta” (‘mbacce a li dinde) ricevuta dal caimano, in prima persona, dal SUO partito e da quello della Lega, con notevole disappunto e sconforto delle “sciaquette caricate a molla e gli sciacquoni-servi-anzicheno”. Ma non se ne fanno una ragione, nonostante che questo giudizio sia stato espresso anche dai giornali di proprietà del grande bugiardo-barzelettiere. Singolare è la circostanza delle dimissioni da sottosegretario rassegnate dall’On.le Melchiorre, giudice militare, la quale non ha resistito alla pietosa scena del caimano che “confessava” al Presidente degli USA (horresco referens) di essere perseguitato dai Giudici Italiani. Obama, che lo guardava più che perplesso, basito, sconcertato. E poi il due giugno in occasione della Festa della Repubblica: il ricevimento del nostro Presidente Napolitano per i Capi di Stato del Mondo; lo stupore e l’ammirazione dei Grandi di fronte alla magnificenza delle nostre Opere Artistiche a Roma e nello stesso Palazzo del Quirinale. Questa ammirazione che stride, in forte contrasto, con la figura ed il comportamento pubblico del caimano che non ha fatto altro (e continua) che infangare la nostra Storia, la Nostra Dignità di Italiani, la Nostra Patria dei Grandi della Storia, ridicolizzando il Nostro Popolo e la Nostra Cultura.
A Milano ed a Napoli, oltre che a molte altre città e province del Nord, è sorto un vento nuovo, già annunciato di rivolta verso questo modo di essere, di fare e rappresentare l’interesse pubblico. Pisapia, nonostante le velenose aggressioni subite in particolare dalla “Mummia” Moratti, ha stravinto; ma la Storia e la Maggiore Vittoria è di Napoli per il mio amico Luigi De Magistris, che ricevetti a Mosciano (insieme a Sonia Alfano e Carlo Vulpio) in occasione delle elezioni al Parlamento Europeo, per iniziativa di Leo Nodari di Società Civile.
Quella Napoli che io ho amato ed amo, dove visse ed operò mio zio Augusto Meloni, emerito professore universitario. Luigi ha insegnato al piccolo mondo della “politichetta nostrana” che è l’Uomo con la sua dignità ed onestà a proporsi al Popolo ed a vincere, al di là degli artefatti schieramenti di fazioni lui che appartiene all’Italia dei Valori. E poi la pietosa scena di tal Formigoni, Presidente della Regione Lombardia (comunione e liberazione) che all’ultima puntata di Ballarò non ha saputo fare altro che “aggredire” Luigi per le sue attività di Pubblico Ministero, paragonando istericamente e vanamente, la funzione ed il futuro di un Sindaco a quella vergognosa decisione della sottrazione dell’inchiesta al tempo avviata per le nefandezze che hanno coinvolto di soliti corrotti e corruttori. E poi la Santanchè dalle “Grandi Labbra” a Spazio Santoro disperata e velenosa, bontà sua, contro il Grande (questa volta) Adriano Celentano.
Questa è la storia del Vento che cambia, alla quale si aggiungerà, inevitabilmente, anche il favorevole esito dei “referendum” del 12 e 13 giugno, che ancora oggi il caimano cerca di contrastare, miserevolmente ed inutilmente, umiliando quel Popolo da lui invocato per le sue “strane” e “fittizie” vittorie, affermando gratuitamente “che il referendum non cambia niente” bugiardo ! Oggi ha nominato segretario del partito delle liberà vigilate Alfano l’Africano-testa di moro, quello delle leggi ad personam, per intenderci, e delle inchieste per le toghe rosse (vergogna!) Ma nulla cambia.
Quel signore, il caimano, che si è fatto costruire sulla capoccia un “vomito di asfalto” come dice Grillo, non ricorda la terribile massima “Memento homo quia pulvis es et in pulverem revereteris”, che si associa all’altra “memento mori” che i saggi Romani usavano ricordare ad un generale che rientrava in città dopo un trionfo bellico. Cosa dirà la Storia di quest’uomo, cosa scriveranno i libri di quest’uomo ? Lui ci pensa e ci pensa la Chiesa che ha timore spesso di ammonire il Mondo, anche accogliendo quest’uomo nella Casa di Dio ? Queste massime sono valide ovviamente, per tutti, compreso chi scrive e che non ha paura della sua vita miserevole trascorsa ma non ancora finita. Ma altri pentimenti si dovranno affacciare nella vita di ogni giorno in questa nostra “moscianetta”:altro vento soffierà sulle mura di Musiano, quella Musiano devastata dagli “innominati” ed innominabili”; ma questa è un’altra storia.
Giuseppe Massi.
Qualcuno si arrabatta, in modo dilettantistico e fazioso, ad arzigogolare sull’esito delle recenti votazioni amministrative comunali e provinciali ed in particolare per quelle dei due comuni di Milano e Napoli. Tutti sono concordi nel riconoscere la sonora “batosta” (‘mbacce a li dinde) ricevuta dal caimano, in prima persona, dal SUO partito e da quello della Lega, con notevole disappunto e sconforto delle “sciaquette caricate a molla e gli sciacquoni-servi-anzicheno”. Ma non se ne fanno una ragione, nonostante che questo giudizio sia stato espresso anche dai giornali di proprietà del grande bugiardo-barzelettiere. Singolare è la circostanza delle dimissioni da sottosegretario rassegnate dall’On.le Melchiorre, giudice militare, la quale non ha resistito alla pietosa scena del caimano che “confessava” al Presidente degli USA (horresco referens) di essere perseguitato dai Giudici Italiani. Obama, che lo guardava più che perplesso, basito, sconcertato. E poi il due giugno in occasione della Festa della Repubblica: il ricevimento del nostro Presidente Napolitano per i Capi di Stato del Mondo; lo stupore e l’ammirazione dei Grandi di fronte alla magnificenza delle nostre Opere Artistiche a Roma e nello stesso Palazzo del Quirinale. Questa ammirazione che stride, in forte contrasto, con la figura ed il comportamento pubblico del caimano che non ha fatto altro (e continua) che infangare la nostra Storia, la Nostra Dignità di Italiani, la Nostra Patria dei Grandi della Storia, ridicolizzando il Nostro Popolo e la Nostra Cultura.
A Milano ed a Napoli, oltre che a molte altre città e province del Nord, è sorto un vento nuovo, già annunciato di rivolta verso questo modo di essere, di fare e rappresentare l’interesse pubblico. Pisapia, nonostante le velenose aggressioni subite in particolare dalla “Mummia” Moratti, ha stravinto; ma la Storia e la Maggiore Vittoria è di Napoli per il mio amico Luigi De Magistris, che ricevetti a Mosciano (insieme a Sonia Alfano e Carlo Vulpio) in occasione delle elezioni al Parlamento Europeo, per iniziativa di Leo Nodari di Società Civile.
Quella Napoli che io ho amato ed amo, dove visse ed operò mio zio Augusto Meloni, emerito professore universitario. Luigi ha insegnato al piccolo mondo della “politichetta nostrana” che è l’Uomo con la sua dignità ed onestà a proporsi al Popolo ed a vincere, al di là degli artefatti schieramenti di fazioni lui che appartiene all’Italia dei Valori. E poi la pietosa scena di tal Formigoni, Presidente della Regione Lombardia (comunione e liberazione) che all’ultima puntata di Ballarò non ha saputo fare altro che “aggredire” Luigi per le sue attività di Pubblico Ministero, paragonando istericamente e vanamente, la funzione ed il futuro di un Sindaco a quella vergognosa decisione della sottrazione dell’inchiesta al tempo avviata per le nefandezze che hanno coinvolto di soliti corrotti e corruttori. E poi la Santanchè dalle “Grandi Labbra” a Spazio Santoro disperata e velenosa, bontà sua, contro il Grande (questa volta) Adriano Celentano.
Questa è la storia del Vento che cambia, alla quale si aggiungerà, inevitabilmente, anche il favorevole esito dei “referendum” del 12 e 13 giugno, che ancora oggi il caimano cerca di contrastare, miserevolmente ed inutilmente, umiliando quel Popolo da lui invocato per le sue “strane” e “fittizie” vittorie, affermando gratuitamente “che il referendum non cambia niente” bugiardo ! Oggi ha nominato segretario del partito delle liberà vigilate Alfano l’Africano-testa di moro, quello delle leggi ad personam, per intenderci, e delle inchieste per le toghe rosse (vergogna!) Ma nulla cambia.
Quel signore, il caimano, che si è fatto costruire sulla capoccia un “vomito di asfalto” come dice Grillo, non ricorda la terribile massima “Memento homo quia pulvis es et in pulverem revereteris”, che si associa all’altra “memento mori” che i saggi Romani usavano ricordare ad un generale che rientrava in città dopo un trionfo bellico. Cosa dirà la Storia di quest’uomo, cosa scriveranno i libri di quest’uomo ? Lui ci pensa e ci pensa la Chiesa che ha timore spesso di ammonire il Mondo, anche accogliendo quest’uomo nella Casa di Dio ? Queste massime sono valide ovviamente, per tutti, compreso chi scrive e che non ha paura della sua vita miserevole trascorsa ma non ancora finita. Ma altri pentimenti si dovranno affacciare nella vita di ogni giorno in questa nostra “moscianetta”:altro vento soffierà sulle mura di Musiano, quella Musiano devastata dagli “innominati” ed innominabili”; ma questa è un’altra storia.
Giuseppe Massi.
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