venerdì 26 marzo 2010

Il veleno a gocce e l'indifferenza.

Ancora di recente gli accadimenti della nostra Mosciano dimostrano quanto ancora si lontana una coscienza critica attiva da parte anche di giovani che dovrebbero essere il motore di un cambiamento, ovviamente in senso positivo. Chi magari si affaccia oggi all'agone della discussione pubblica assume attegiamenti di pericolosa passività fino al punto di definire "ridicola" la leggittima azione di protesta, anche se con tinte colorite. Si tratta dell'esito di una malattia maturata nel tempo grazie al veleno dell'indifferenza propinato dalla classe dirigente dominante ormai da quaranta anni e trasferita ai discendenti, certamente incolpevoli. Chi è nato ieri non conosce le battaglie fatte da Radici e da Teleradici in difesa di una nuova coscienza culturale del nostro paese (qualcuno il paese lo definisce "Città" ignorando il vero termine). Chi ha governato per tanto tempo ha scientificamente "costruito" la società paesena secondo il principio dell'affarismo e del feroce contrasto con il "nuovo culturale", soffocando scientemente ogni voce alterna anche critica per il miglioramento. Un veleno fornito alle coscienze e mascherato dalle azioni condotte delle opere e del cemento per l'annullamento di quell'afflato discorsivo necessario per la maturazione in senso culturale: il liceo classico fallito, la consulta della cultura fallita, come fallita è la funzione della biblioteca comunale; le devstazioni ambinetali ed urbanistiche, sono alcun esempi del grande fallimento della sinistra cui chi scrive è appartenuto, dopo le meravigliose esperienze dell'Azione Cattolica: Ma non è stata solo la sinistra. A Mosciano c'erano fior di giovani cattolici che subivano costantemente l'ostracismo della segreteria politica della DC fatta di ignavi e di galletti "formato ignoranza"; quelli della mia età e un poco più anziani furono costretti ad abbandonare, magari anche emigrando, fino a quando, dopo un certo tempo, si era creato un nuovo gruppo di quella parte (DC) che dava pan per focaccia a questo modo di fare: ma l'azione si dissolse grazie alla incapacità di sapere raccogliere l'eredità di un uomo che si stagliava al di sopra del pollaio. Ed allora i nuovi politici della parte di sinistra accelerarono con successo e lode anche da parte nostra nel miglorare l'azione dell'Amministrazione; ma solo dopo un certo tempo ci accorgemmo quanto strumentale e antistorica fu la loro azione volta soltanto ad occupare il potere. Amministratori che diventavano ricchi, il nuovo ricacciato all'indietro, con la consegna  ad oggi di una "nuova" classe di ignavi e di personaggi  insignificanti e muti. Che fare ? non protestare ? restare immobili ? ma nemmeno per sogno ! avanti tutta anche a dispetto di chi ancora deve smaltire quel veleno e non riesce a comprendere che altri mondi ci sono, altre visioni rispetto ad una società di codini e di indifferenti. Giuseppe Massi.

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